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Prova su strada

Jaguar X-type Wagon


Avatar di Mario Cornicchia , il 24/05/04

19 anni fa -

Dopo il diesel arriva la wagon, così la X-type ha tutte le carte in regola per affrontare concorrenti già affermate. Tra le armi non annovera il prezzo, piuttosto elevato. Noblesse oblige?

COM’E’

Continuando a storcere il naso i jaguaristi duri e puri avranno presto bisogno di una rinoplastica. Prima una berlina compatta, poi un plebeo due litri quattro cilindri a gasolio e ora una commerciale coda da giardinetta. God Save the Jag, invocano i più puri amanti del marchio. Snobismo a parte, la gamma Jaguar ha ora a listino una wagon forse non particolarmente originale ma sicuramente elegante, confortevole e piacevole da guidare, ma un po’ costosa.

NON IMPEGNA

Per la sua prima wagon Jaguar ha scelto la strada più tranquilla, senza colpi di testa (o di coda…). La X-type col portellone ha uno stile sobrio, elegante, senza eccessi e senza troppa originalità. Ricorda la Volvo S40, soprattutto nella forma del montante posteriore e in quella delle luci, forse un rito propiziatorio stante la longevità stilistica della piccola Volvo. Soltanto cinque centimetri in più rispetto alla berlina, ben mascherati per un bagagliaio da vera wagon.

VORACE

Doppia scelta per aprire la bocca famelica della X-type wagon: solo lunotto, per caricare piccoli oggetti, o tutto il portellone che apre un largo squarcio nella coda, regolare e dalla soglia di carico bassa. Lo spazio per i bagagli non manca: 445 litri a disposizione in un vano ben sfruttabile, senza ingombri che rendono difficile incastrare bagagli grandi.

COMODA

La cura wagon ha fatto soltanto bene alla X-type in termini di abitabilità. Il profilo del tetto più diritto rende i posti posteriori ancora più abitabili per gli ospiti più alti. Passeggeri posteriori che rilassano comodamente anche i timpani, grazie al lavoro di insonorizzazione accurato svolto dai tecnici Jaguar che, dati alla mano dichiarati da Jaguar, rende la wagon più silenziosa dietro rispetto alla versione berlina.

FOTOCOPIA

Coda a parte, la X-type wagon è l’esatta fotocopia della X-type berlina. Plancia, interni, tessuti, dotazione di serie, gamma… cambiano soltanto i prezzi, superiori di circa 2000 euro per la versione portellonata. Mica poco: per una Jaguar X-type wagon 2.0D l’allestimento che include autoradio, climatizzatore automatico, computer di viaggio, tetto apribile elettrico, cerchi in lega, interni in pelle, si spendono 33.200 euro. Nella categoria delle medium premium, è una delle più care.

COME VA

Con il lancio della versione wagon tutte le X-type beneficiano di piccoli aggiornamenti ma il posto di guida rimane il solito, piacevole ponte di comando. Ben dimensionato, comodo, con sedili e volante che si regolano in altezza e profondità adattandosi sia alla guida sdraiata sia a quella alta da furgone.

MIAO

MIAO Tutto è a portata di mano e si ha sempre un’ottima percezione degli ingombri che fa sembrare la X-type più compatta di quanto sia in realtà, un gattone agile con cui muoversi velocemente anche nel traffico cittadino.

UN MONDEO A PARTE

Certo, la X-type deriva dall’ottima Ford Mondeo. Deriva negli organi meccanici principali, ma la cura Jaguar è evidente soprattutto sul fronte comfort. Se un difetto della Mondeo è proprio l’isolamento acustico, il silenzio è invece uno dei pregi della X-type. Felina anche in questo aspetto, oltre che nella piacevole sensazione di qualità diffusa.

TUTTI IN CODA

Al contrario delle mobili ed espressive code feline, la coda della X-type è ben stabile e ben salda al terreno. Passare dalla guida di una X-type berlina a quella di una X-type wagon, quasi non ci si accorge della differenza. L’aumento contenuto di peso (73kg) e sospensioni ben regolate rendono la X-type wagon ben bilanciata ed equilibrata com’è la berlina.

2+2=4

Come per la berlina anche le wagon cambia a seconda del tipo di trazione. Più leggera nella guida la versione con la sola trazione anteriore, agile e stabile. Più pesante ma ben aggrappata anche sui fondi difficili la trazione integrale, sempre affidabile e sincera al contrario di molte altre colleghe a quattro ruote motrici.

A GASOLIO

Il motore due litri è sicuramente plebeo nella sua estrazione sociale a quattro cilindri. Ma è una sorpresa quanto riesca a essere felino, silenzioso e con una bella spinta ai bassi regimi tale da rendere la X-type agile e piacevole nella guida di tutti i giorni. È anche sufficientemente potente da dar soddisfazione anche ai novelli Schumi.

A BENZINA

Il due litri a benzina ha poco senso se paragonato al generoso due litri a gasolio. Rimanere attaccati alla pompa della verde ha senso soltanto per il tre litri a sei cilindri, un motore non particolarmente giovane e potente rispetto alla cilindrata ma Jaguar 100% nell’animo, pronto a muovere la X-type con un soffio. E la scelta del tremila è premiata con l’ottima trazione integrale: sapete che soddisfazione guidare in una bufera di neve senza catene con una Jaguar? C’è chi si gira a guardarvi stupito…

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Pubblicato da M.A. Corniche, 24/05/2004
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