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Prova su strada

Hyundai Getz


Avatar di Mario Cornicchia , il 06/09/02

21 anni fa - Il punto G

G morbida o G dura? In Hyundai la vogliono dura anche per non ricordare una concorrente giapponese Sta di fatto che la Getz ha un bel punto G: Graziosa, Generosa, Granitica, Guidabile, Godibile e Garbata nei prezzi.

COM’È La Getz in una parola? Boh, in realtà non ha nulla di geniale, di particolarmente innovativo, di innovativamente particolare. È una bella macchinetta, ben disegnata, ben fatta, ben piantata a terra, accogliente e con un prezzo da battere. Detto niente in un segmento che vale circa il 35% del mercato italiano e dove il prezzo non conta poco. 

GRAZIOSA Disegnata in Korea pensando all’Europa, la piccola H ha un bello stile originale e moderno. Il frontale è un po’ anonimo da Trajet, originale è la nervatura che corre per tutta la fiancata all’altezza delle maniglie e il trequarti posteriore è davvero ben disegnato, elegante e quasi sportivo, ben proporzionato e funzionale. Carreggiate larghe, parafanghi marcati, linee protese in avanti comunicano grinta e robustezza. Soprattutto, la Getz non si confonde con la pletora di concorrenti.

GENEROSA La versione cinque porte è ben equilibrata nelle proporzioni con portiere posteriori alte e squadrate per salire dietro senza sbattere il cranio. L’abitacolo è spazioso con aria sopra la testa per i più alti, comodo anche ai posti posteriori per viaggiare comodamente in quattro. Anche il bagagliaio, rispetto alle dimensioni cittadine (381x166 centimetri, più o meno quanto le concorrenti dirette, eccetto Yaris con 20 centimetri di meno) è piuttosto alto e abbastanza profondo, facile da caricare malgrado la soglia sia più alta rispetto al fondo.

GRANITICA Dell’auto solida la Getz non ha soltanto l’aspetto segnato dalla spalle larghe. Ben costruita all’esterno, la Getz offre materiali di qualità anche all’interno, con belle plastiche un po’ dure ma di aspetto gradevole e durevole. Meno piacevole la plastica con cui è realizzata la consolle centrale, più lucida e plasticosa da vedere: nella versione Premium ha un rivestimento in simil-metallo decisamente più piacevole. Ben disegnate e ben fatti anche i rivestimenti delle portiere con utili tascone. Una tasca è a disposizione anche sul fianco interno del sedile del passeggero, un gancetto si trova invece dietro lo stesso sedile e molti vani portaoggetti sparsi sul tunnel tra i sedili aiutano a sistemare piccoli oggetti.

TECNICA COLLAUDATA Tre motori a benzina e uno a gasolio equipaggiano la Getz: 1.100 12 valvole (63cv/46kW, 150 km/h), 1.300 12 valvole (82cv/60kW, 164km/h) e 1.600 16 valvole (105cv/77kW, 176 km/h) a benzina, 1.500 crdi common rail (82cv/60kW) a gasolio disponibile da gennaio 2003.  che offre un telaio tradizionale, con schemi di sospensioni collaudati (McPherson anteriori e assale con barra di torsione al posteriore) e freni misti dischi ventilati anteriori e tamburi posteriori con Abs + Ebd di serie dalla 1.3.

GENEROSA/2 Nel prezzo di attacco di 9.400 Euro per la versione 1.1 GL a cinque porte la Getz offre il minimo indispensabile, con doppio airbag, volante regolabile in altezza, alzacristalli elettrici anteriori, servosterzo e chiusura centralizzata. La GL con il climatizzatore costa 750 Euro in più, ma la differenza la fa la versione 1.3 GLS Plus 5 porte (11.650 €) che porta in dote i cerchi da 14”,  antifurto con telecomando nella chiave, computer di bordo, fendinebbia, Abs a 4 canali con Ebd, sedile di guida regolabile in altezza con supporto lombare regolabile, specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente e alzacristalli elettrici posteriori. Gli airbag laterali sono disponibili (di serie) soltanto sulla 1.6 GLS Premium 3 porte, come i cerchi in lega. I prezzi sono comunque molto competitivi a parità di equipaggiamento con le concorrenti: per esempio, alla 1.3 GLS Plus 5p, si avvicina la Ford Fiesta 1.4 Ghia con circa l’8% in più, ma la Fiat Punto 1.2 16v ELX costa quasi il 30% in più…

COME VA Hyundai in pochi anni ha fatto passi da gigante nella qualità: la Getz è una macchinetta solida, ben fatta a cui ci si avvicina pensando a una piccola tedesca. I 3 anni di garanzia con chilometraggio illimitato danno ulteriore fiducia sull’affidabilità oltre che sulla qualità tangibile e visibile. Seduti al posto guida, regolato il volante nella posizione più comoda, ci si trova a stringere comandi solidi e in una posizione di buona visibilità.

GUIDABILE Pensata per l’Europa, la piccola ha un assetto da strade europee, rigido ma non troppo. La Getz sopporta anche una guida sportiva senza fare una piega, rimanendo sempre bella stabile e parallela alla strada anche quando il fondo potrebbe portarla in errore. Sempre ben bilanciata, con reazioni facili e mai brusche, garantisce alti margini di sicurezza nelle manovre di emergenza di chi guida con il piede del buon padre di famiglia.

GODIBILE Motori elastici, freni potenti e con un efficiente sistema Abs/Ebd, cambio veloce e a prova di errore, sterzo quasi sportivo nella precisione di guida… sembra di parlare di una coupè, e invece è l’auto per la spesa, per trovare facilmente posteggio o per accompagnare i pupi a scuola. Silenziosa nella marcia cittadina, la Getz potrebbe avere motori più silenziosi nella marcia autostradale per conquistarsi il titolo di mini-ammiraglia: tutti pacati e morbidi sotto i 3.500 giri diventano più molesti quando si supera tale soglia.

1.100 CC Sorprendentemente brillante, il 1.100, cilindrata che un tempo spingeva le berline ma ormai scomparso quasi anche dalle utilitarie, ha poco da invidiare al 1.300, superiore soprattutto nella guida autostradale per chi ama fare in fretta. Elastico e pronto a spingere è perfetto nel traffico cittadino.

1.300 CC È il motore perfetto per la Getz, elasticissimo nel traffico regge benissimo regimi bassissimi senza soffrire e, anzi, pronto a scattare. Fino a 3.500 giri quasi non si fa sentire, mentre alza la voce quando si insiste sull’acceleratore. In autostrada, diventa più rumoroso ai 130 da codice, proporzionalmente più silenzioso a velocità più elevate.

1.600 CC Ha una indole più sportiva, sembra meno pronto ai bassi regimi del 1.300, pronto a spingere di più quando sale di giri. Conserva la rombosità tipica di questi quattro cilindri Hyundai, ma con un tono un po’ più sportivo. Spinge parecchio, più di quanto sembri, ma è sufficiente tenere d’occhio il tachimetro…


Pubblicato da M.A. Corniche, 06/09/2002
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