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Hyundai Atos Prime 2004


Avatar di Mario Cornicchia , il 29/09/03

20 anni fa -

Il magico scatolino da città coreano si aggiorna nello stile e nella qualità. Ma i prezzi rimangono da riferimento.

COM’E’ Con le sue ruotine, fa tenerezza. I cerchi sono da 13 pollici, ma la carrozzeria è alta, le portiere grandi e le ruotine sembrano piccole piccole. Come la Mini di Alec Issigonis: ruote piccole, sì, ma tanto spazio all’interno e portiere grandi per salire senza fatica. E la formula della Atos Prime (l’unica Atos oggi disponibile) rimane invariata: tanto spazio con ingombri contenuti (356x152 cm).

WANNABE Con il nuovo frontale dalla calandra importante e dai fari grandi, la Atos Prime punta in alto, a uno status di ammiraglietta anche un po’ forzato. I fari sono in alto, lontani dai paraurti delle auto posteggiate vicino. La coda, con fari più moderni e con uno stile più pulito e senza spoiler guadagna in grazia ed eleganza. Nell’insieme, la piccola coreana è più elegante della precedente, più carina pur mantenendo le sue proporzioni sviluppate verso l’alto. Le dona il blu elettrico, meno seriosa e più moderna.

SKYSCRAPER La Atos Prime è un piccolo grattacielo su ruote: poco spazio occupato a terra e tanto spazio dentro. Ci si sta comodi in quattro e il bagagliaio offre un volume di 220 litri, ampliabile fino a 900 litri ripiegando in vanti i due sedili posteriori. Il portellone a livello del piano di carico rende le operazioni meno faticose. Una mini-mono-volume, almeno nello sfruttamento dello spazio e in alcune soluzioni pratiche, come i cassetti nascosti sotto i sedili anteriori in cui riporre oggetti da tenere a portata di mano o lontani da occhi rapaci.

PIU’ COMODA All’interno, sono stati ridisegnati alcuni dettagli ma la novità più importante sono i nuovi sedili, più imbottiti e più profilati per rendere più confortevole la permanenza a bordo. Anche il volante è nuovo e la Atos Prime si fa apprezzare per la qualità dei materiali utilizzati e dei montaggi.

MILLECENTO La nuova Prime punta più in alto anche nel cuore, con il nuovo motore 1100 12 valvole, lo stesso adottato anche dalla Getz. 59 cavalli, 89,1 Nm a 2.850 giri per rendere la Atos più scattante e agile in città. E anche un poco più veloce in autostrada, accreditata di 146 km/h. I consumi medi dichiarati sono da scooter e consentono alla Prime di percorrere più di 13 km con litro in città e 20 fuori città.

AUTOMATICO Il nuovo quattro cilindri può essere abbinato a un tradizionale cambio a 5 marce o a un automatico a quattro marce a controllo elettronico.

UNDER 10k Per acquistare la coreana tascabile sono sufficienti 7900 euro, per la versione base dotata del solo airbag guidatore, di chiusura centralizzata e alzacristalli elettrici anteriori e specchi esterni regolabili manualmente dall’interno. La versione Clima aggiunge il climatizzatore per 600 euro e Comfort da 8.950 euro offre anche servosterzo, airbag passeggero, finiture in tinta per maniglie e specchi oltre a pneumatici 175/60. Con 9500 Euro si ottiene la Active, con fendinebbia e Abs+Ebd, l’unica a cui si può abbinare il cambio automatico (750 euro): Active + cambio automatico = mini ammiraglia da città.

COME VA Lo spazio all’interno è tanto in rapporto alle dimensioni esterne, pur con una posizione di guida non troppo verticale. Tanto spazio anche per gli alti e una posizione di guida ben studiata per una piccola malgrado volante e sedile non siano regolabili in altezza. Un ambiente accogliente e luminoso.

DECIBEL Il nuovo motore ha una voce un po’ roca che entra nell’abitacolo a ogni accelerazione, risultando alla fine un po’ fastidioso. Peccato, perché la Atos Prime ha una scocca silenziosa che filtra bene le irregolarità della strada e pochi fruscii aerodinamici quando esce dalla città.

AGILE Decibel a parte, il nuovo 1100 conferisce alla Atos una buona agilità nel traffico, con doti di ripresa che richiedono un uso del cambio limitato, senza stress. Ha anche buone doti di accelerazione, per scattare in pole position ai semafori.

CALMA PIATTA Carrozzeria stretta e alta, ruote piccole… forse non è il massimo in curva, almeno in teoria. Nella pratica, la Atos segue bene le traiettorie impostate e si corica davvero poco verso il lato esterno della curva. Diretta, veloce a scartare, la Atos si rivela anche divertente nella guida e sicura per chi è sempre di fretta.

AUTOMATICO Il cambio manuale asseconda bene le manovre dei piloti sportivi e quelle dei piloti meno smaliziati. Ma, se si usa la Atos soprattutto in città, la piccola va comprata con il cambio automatico, un buon 4 marce ben tarato per la guida cittadina. Costa di più e consuma anche circa il 15% in più, ma attraversare la città diventa un piacere.


Pubblicato da M.A. Corniche, 29/09/2003
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