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Prova

Ford Galaxy 2006


Avatar Redazionale , il 17/07/06

17 anni fa - Viaggio nello spazio.

Le monovolume dell'Ovale, atto secondo. Dopo l'atletica S-Max, ecco la Galaxy, che svolge in modo più tradizionale il tema dell'auto tutta famiglia e lavoro. Il suo punto di forza è un abitacolo spazioso e versatile, con sette posti "veri".

CONTROCORRENTE Con il settore delle monovolume di taglia XL messo sotto assedio dal boom fatto registrare da Suv e crossover, molte sono le Case che tentennano a investire in nuovi modelli. Chi non ha avuto alcuna esitazione è invece la Ford, che, piuttosto che lasciare, ha scelto di raddoppiare la sua offerta declinando la sua nuova monovolume addirittura in due varianti. La prima, quella più sportiva, chiamata S-Max, è stata provata tempo addietro ed è già nelle concessionarie (il link al test è qui a destra). La seconda, che eredita nome e filosofia dalla Galaxy prossima ormai alla pensione, è prenotabile da subito ma sarà sulle strade solo a settembre.

GEMELLE DIVERSE

Che la nuova Galaxy abbia molto in comune con la S-Max si coglie a prima vista: per la precisione ben il 70% dei componenti, fanno sapere quelli dell'Ovale. Tuttavia, aguzzando la vista, si deve riconoscere che i designer Ford sono comunque riusciti a dare una certa personalità a ciascun modello. La nuova Galaxy veste i panni della monovolume tutta famiglia e lavoro e mette su qualche centimetro rispetto alla sorella più atletica.

BARTEZZAGHI DOCET

Il frontale mantiene, sì, una forma sfaccettata ma un nuovo paraurti ospita inediti fendinebbia rettangolari e fa crescere la lunghezza massima fino a 4.820 mm. Anche la coda offre spunti interessanti, con un lunotto dal taglio geometrico, la cui superficie trova una prosecuzione naturale nelle luci. Questo è però niente rispetto a quanto accade al di sopra della linea di cintura. La Galaxy sfoggia un padiglione alto, in evidente contrasto con quello filante e spiovente della S-Max. Qui i designer hanno sposato lo "stile cruciverbone", con vetri squadrati, per dare più luce all'abitacolo e per offrire un po' di spazio in più a chi ogni tanto si dedica ai trasporti eccezionali.

A TUTTO VOLUME

Quando si registra il tutto esaurito, con sette passeggeri a bordo, la capacità di carico è pari a 308 litri. Questi diventano 1.260 quando si fanno scomparire i due sedili della terza fila nel pavimento, grazie al sistema Ford Fold Flat System, mentre abbattendo anche la fila centrale, il volume utile cresce fino a 2.325 litri. Davanti a simili valori è scontato che la Galaxy offra centimetri in abbondanza anche a chi viaggia in classe economica nelle retrovie. La plancia ripropone le forme già viste sulla S-Max, con un andamento molto lineare e con la consolle centrale che s'inserisce nell'insieme senza soluzione di continuità. Anche qui gli elementi originali non mancano, a partire dalla leva del freno a mano a cloche, di chiara ispirazione aeronautica.

VOLTI NOTI

Nessuna novità di spicco si registra sul fronte dei motori, con la gamma che si sviluppa attorno a quattro alternative, una a benzina e tre a gasolio. Il primo è un due litri che dispone di 145 cv a 6.000 giri e di una coppia massima di 190 Nm a 4.500 giri, il 90% dei quali sempre disponibili tra 2.000 e 6.000 giri. Quanto basta per far eventualmente raggiungere alla Galaxy i 194 km/h dopo essere transitata ai 100 km/h in 11,2 secondi. Il tutto con una percorrenza media di 12,2 km/litro.

100 OPPURE 125

Per i seguaci di Rudolf Diesel apre le danze il TDCi 1.8 da 100 cv, valore toccato al regime di 3.750 giri; la coppia massima di 280 Nm si ha invece a 1.800 giri. Questo motore ha prestazioni piuttosto tranquille: la velocità massima è di 171 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 avviene in 14,3 secondi. Lo stesso turbodiesel viene proposto, abbinato a un cambio a sei marce anziché a cinque, anche in configurazione da 125 cv e 320 Nm. In questo caso la velocità massima sale a 187 km/h, mentre la pratica 0-100 è risolta in 11,8 secondi. In entrambi i casi con un litro di gasolio si percorrono 15,9 km.

ARRIVANO I NOSTRI

In attesa del nuovo 2.2 TDCi realizzato a braccetto con il Gruppo PSA che debutterà in listino nel 2007, la punta di diamante della gamma Galaxy è il turbodiesel 2.0 che eroga 140 cv a 4.000 giri. Il suo picco di coppia è di 320 Nm, pronti a diventare 340 sotto l'effetto dell'overboost. A sua volta abbinato a un cambio manuale a sei marce (l'attesa trasmissione automatica non arriverà prima del prossimo anno), questo motore può spingere la Galaxy fino ai 193 km/h e farle toccare i 100 in 10,5 secondi, con una percorrenza media di 15,4 km/litro.

RICOMINCIO DA DUE

Gli allestimenti a listino sono due. Il primo, che si scrive + ma si legge Plus, offre di serie il controllo elettronico della stabilità Esp, nove airbag (frontali, laterali, a tendina anteriori e posteriori e per le ginocchia del guidatore), il clima automatico bizona e il sistema Fold Flat. Lo si può ordinare con tutti e quattro i motori: con il 2.0 a benzina costa 26.500 euro mentre con i TDCi 1.8 100 cv, 1.8 125 cv e 2.0 costa nell'ordine 27.500, 28.500 e 29.500 euro. Aggiungendo altri 1.500 euro si può invece ottenere l'allestimento Ghia, non disponibile però con il turbodiesel da 100 cv. Così facendo diventano standard anche i cerchi in lega, un climatizzatore automatico con regolazione separata anche per i posti posteriori, il cruise control, i vetri posteriori oscurati e i sensori pioggia e crepuscolare.

L'IMBARAZZO DELLA SCELTA

La politica della Ford pare dunque quella di fornire una buona base, da integrare comunque poi a piacimento. Il menù alla carta degli accessori è capace di soddisfare anche i palati più esigenti. Ne fanno parte, tra le altre cose, un assortimento d'impianti stereo e di navigatori satellitari, il filtro per il particolato dei motori TDCi (650 euro), i fari adattivi alogeni (440 euro) o bixeno (800 euro), le sospensioni attive Interactive Vehicle Dynamic Control (850 euro), il cruise control adattivo (650 euro solo per la versione Ghia) e il tetto panoramico da 0,8 mq con consolle superiore (950 euro).

BUONA PER TUTTI

Cambia la forma ma non la sostanza. Anche se perde per strada un pizzico di sportività rispetto alla S-Max, il posto di guida della Galaxy calza a pennello ai piloti di tutte le taglie. Il sedile ha un'imbottitura consistente al punto giusto, è ben conformato e ha regolazioni molto ampie. Lo stesso vale anche per il volante, che si regola in altezza e in profondità permettendo a chiunque di trovare la sistemazione ideale, che si ami guidare protesi in avanti come un fantino o distesi all'indietro come su uno slittino.

BELVEDERE

La plancia è ben organizzata, con tutti i comandi a portata di mano. Solo i pulsanti del sistema HMI (Human Machine Interface) sistemati sulle razze del volante richiedono un po' di pratica prima di essere usati senza distrarsi dalla guida. Le superfici vetrate sono molto estese, per un effetto belvedere che facilita non poco la vita in manovra. Il resto lo fanno il piano di seduta rialzato e il volante, leggerissimo da fermo. Insomma, i 450 euro necessari per i sensori di parcheggio sono spesi bene ma si sopravvive anche senza.

BEN PIANTATA

La parentela stretta con la S-Max assicura al salire della velocità un comportamento insolitamente divertente per una monovolume da famiglia. Il passo di 2.850 mm e le carreggiate allargate rispetto al passato (l'anteriore di 59 mm per un totale di 1.589, quella posteriore di 81, fino a quota 1.605) permettono di digerire senza tanta fatica l'innalzamento del tetto e quello conseguente del baricentro.

GIUSTO COMPROMESSO

Il coricamento laterale nel misto resta sempre entro limiti accettabili, anche quando si forza il passo. Docile ai comandi di uno sterzo progressivo e piuttosto preciso, la Galaxy disegna le curve con buona precisione. Pure la scontata tendenza ad allargare rispetto alla linea ideale non si fa mai fastidiosa. Il merito va in buona parte all'indovinata taratura delle sospensioni, che hanno anche il pregio di risparmiare alle terga i colpi più secchi sullo sconnesso.

ANCORA LUI

Così come per la S-Max, a fare la parte del leone nella raccolta ordini sarà con ogni probabilità il motore 2.0 TDCi, l'unico messo a disposizione dalla Ford per la prova. Questo turbodiesel conferma anche sotto il cofano della Galaxy le sue molte virtù. Silenzioso e regolare sin dai regimi più bassi, sopporta di buon grado di trotterellare con i rapporti lunghi del cambio. Sgranchitosi le bielle, distende la falcata attorno ai 2.000 giri, producendosi quindi in un allungo autorevole per tirare il fiato soltanto in vista della zona rossa.
Pubblicato da Paolo Sardi, 17/07/2006
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