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Prova su strada

Ford Focus SW e TD


Avatar Redazionale , il 01/08/01

22 anni fa -

La famiglia Focus si allarga. Ed è il momento della versione più attesa la wagon pronta a sostituire la Escort nella solita sfida con Opel Astra. Un mercato così mportante che alla Ford non se la sono sentita di osare con lo stile spaziale delle versioni a 3 e a 5 porte.

LA NOVITA' La wagon ha una coda più normale delle versioni berlina, con la fanaleria posizionata nella più tradizionale delle posizioni. Peccato, la wagon con le luci triangolari in alto sarebbe stata decisamente un bell'oggetto, anche se così è stata privilegiata la capacità di carico (la coda non sarebbe potuta essere così verticale) e comunque il risultato è molto piacevole. Rispetto alle dimensioni esterne (444x170cm), la Focus offre uno spazio interno adatto alle esigenze della famiglia tipo, con due figli e tanti bagagli, con posti comodi davanti e dietro, oltre a un bagagliaio perfettamente regolare grazie al disegno compatto e piatto delle sospensioni posteriori multilink e capace di 520 litri con i cinque posti utilizzato e fino a 1.580 litri con il sedile posteriore abbassato. Il portellone si apre e si chiude con un dito, rendendo facile l'operazione anche alle signore più gracili e il bordo inferiore basso e a filo con il piano di carico evita il più possibile i colpi della strega.

NUOVO MOTORE La wagon non è l'unica novità. Da marzo è disponibile anche il nuovo motore turbodiesel Endura a iniezione diretta con cilindrata 1.800, 90 cavalli a 4.000 giri e 200Nm di coppia massima a 2000 giri, con 110 Nm disponibili già a 1.000 giri. Un motore accreditato di consumi medi ridicoli, pari a circa 20 chilometri con un litro di gasolio nella versione a 3 porte, e di prestazioni interessanti: 184 km/h di velocità massima e 12,4 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermi. Risultato ottenuti grazie a soluzioni moderne come la pompa di iniezione ad alta pressione Bosch VP-30, la gestione completamente elettronica dell'acceleratore, il turbocompressore con intercooler integrato nel collettore di scarico. È poi ben isolato dalla carrozzeria con tre supporti, di cui due idraulici, per non trasmettere vibrazioni e rumori.

QUALITA'/PREZZO Per il resto le nuove Focus mantengono le caratteristiche delle versioni a 3 e 5 porte, con un abitacolo ben rifinito e dagli spazi ben studiati, con la inconfondibile plancia a V, tessuti eleganti e robusti per sedili e portiere, e con una dotazione di serie decisamente completa. Anche con la nuova versione e la nuova motorizzazione i prezzi di Focus rimangono sempre tre. Nella fascia più economica la SW (come la 5 porte) è venduta con motore 1.4 e 1.6 in allestimento Ambition e Trend (più sportivo), nella fascia intermedia da 28.800.000 lire offre il motore 1.8Tdi in allestimento Ambition e Trend, il 1.8 e 2.0 Trend e il 1.6 Ghia, nella fascia top si trovano invece gli allestimenti Ghia con motori 1.8, 2.0 e 1.8 Tdi.

BEN DOTATE Di serie doppio airbag, Abs, servosterzo, chiusura centralizzata, alzacristalli elettrici anteriori, sedile guida regolabile in altezza, volante regolabile in altezza e profondità, filtro per l'aria della climatizzazione. Per tutte sono optional il climatizzatore (1,2 milioni), Esp e TCS (controllo elettronico di stabilità e controllo di trazione: 1 milione), airbag laterali (500.000), cambio automatico (1,5 milioni), cerchi in lega (620.000), impianto stereo con comandi al volante (710.000) e vernice metallizzata (560.000).

AL VOLANTE "Ma vale la pena spendere 20/30 milioni in più per un'Audi, una Bmw o una Mercedes?" basterebbe questa constatazione uscita durante la prova per riassumere le impressioni di guida. Considerazione che lascia il tempo che trova, certo, sono auto differenti, ma la Focus SW conferma in pieno gli ottimi giudizi formulati per le versioni a 3 e 5 porte. La Focus è un'auto molto moderna, studiata con intelligenza e su cui si sta bene. La vita a bordo è fatta di spazi ben progettati a misura d'uomo, sia per chi guida, sia per gli ospiti. Il pilota trova sedile regolabile in altezza e volante regolabile anche in profondità, per trovare sempre la distanza corretta per gambe e braccia tenendo la schiena sempre ben appoggiata allo schienale. Gli altri posti, sia l'anteriore, sia i posteriori offrono spazio e comfort quanto basta per viaggi comodi e rilassati.

SUPERCOMFORT Legato alla qualità delle sospensioni e alla rumorosità ridotta al minimo. Le sospensioni assorbono bene anche fondi difficili, con buche e rappezzi continui, ammortizzando i colpi in maniera molto efficace e senza far filtrare rumori all'interno. La carrozzeria è molto silenziosa, ben isolata dagli organi meccanici, senza scricchiolii e fruscii aerodinamici anche a velocità sostenuta. Su alcuni esemplari provati si faceva un poco sentire il rumore di rotolamento delle gomme, un rumore da imputare al tipo di pneumatici montati. Le sospensioni, poi, offrono un comportamento su strada incredibilmente sicuro e facile. Non importa il fondo stradale o la manovra dissennata, la Focus è sempre facile e istintiva da guidare, anche a velocità sostenuta. Per metterla in crisi bisogna davvero esagerare e anche in quel caso mantiene una ultima chance di recupero, aiutata anche da un impianto frenante potente e facile da dosare, anche se dotato di tamburi al retrotreno.

DIESEL SILENZIOSO All'altezza della situazione è anche il nuovo motore Endura TDI. Il suo rumore, contenuto e ben filtrato, non turba l'atmosfera confortevole tipica dell'abitacolo della Focus. Ci si accorge appena che si tratta di un diesel anche quando il motore è freddo. Anche nelle prestazioni. È molto regolare, con una bella spinta vigorosa anche quanto il contagiri segna meno di 1000 giri che continua sino a 2.500/3.000 giri, regime a cui conviene passare a un rapporto superiore per rendere la guida più efficace. Anche alla velocità massima (si arriva rapidamente a 160/170 km/h, poi è necessario un po' di allungo per andare oltre) il rumore della meccanica si avverte appena anzi, si sente forse meno che nelle versioni a benzina dotate di motori a 16 valvole.

di M.A.Corniche
1 febbraio 1999


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001