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Prova su strada

Fiat Ducato 2014


Avatar Redazionale , il 13/05/14

9 anni fa - Il Fiat Ducato 2014 ha circa 10.000 versioni per soddisfare ogni esigenza di trasporto

Il Fiat Ducato 2014 si rinnova profondamente diventando più tecnologico ed efficiente che mai. Questa sesta generazione ha circa 10.000 versioni per soddisfare ogni esigenza di trasporto

TEMPO DI STAFFETTA Ritirarsi mentre si è sulla cresta dell’onda, magari addirittura da vincitori è un po’ il sogno di tutti i campioni. Uno che sta riuscendo nell’impresa è senza dubbio il Fiat Ducato, da 33 anni best-seller tra i veicoli commerciali e leader della sua categoria di mercato dall’inizio dell’anno, nonostante in questi giorni si stia preparando la staffetta con il nuovo modello, il Fiat Ducato 2014.

EVOLUZIONE DELLA SPECIE Non è quindi un caso che la sesta generazione, che arriva in questi giorni nelle concessionarie, rappresenti più un’evoluzione che non una rivoluzione rispetto a quella uscente, all’insegna del classico “squadra che vince non si cambia”. La cosa, poi, è vera fino a un certo punto, perché comunque il Fiat Ducato 2014 mostra una nuova personalità, grazie soprattutto a un frontale completamente ridisegnato. Oltre che più espressivo, il muso è anche furbo: gli ingegneri hanno infatti progettato gli elementi che lo compongono in modo tale da abbattere il Cx (pari a solo 0,31) e da contenere anche i costi di manodopera e sostituzione nel malaugurato caso di incidenti. Emblematica, in tal senso, è la scelta di piazzare i fari molto in alto, in zona protetta.

CURA RICOSTITUENTE Sarà per il fatto che porta il nome di un’antica moneta, fatto sta che il Fiat Ducato 2014 si dimostra molto amico del portafogli anche per altri motivi. I vertici di Fiat Professional annunciano per esempio di aver lavorato molto per aumentare la già buona longevità del loro commerciale, addirittura di un 50%. Giusto per fare qualche esempio, la scocca risulta rinforzata, così come sono irrobustiti cerniere, rulli e binari delle porte, mentre dischi e pastiglie freno sono realizzati in materiali più resistenti. Nuovi sono poi l’attuatore della frizione e gli attacchi superiori delle sospensioni anteriori, che beneficiano a loro volta di una cura ricostituente.

SENZA MACCHIA Quanto all’abitacolo, tre sono gli ambienti previsti, Classic, Techno e Lounge, dal più essenziale al più raffinato, tutti comunque accomunati da nuovi tessuti antimacchia, da un inedito portabottiglie nella parte bassa della plancia (in alternativa al solito cassetto centrale) e da un arredamento di gusto più automobilistico che mai. Tra i fiori all’occhiello del Fiat Ducato 2014 spicca anche un supporto multifunzionale al centro del cruscotto, che può ospitare saldamente tutti i più comuni smartphone e tablet presenti sul mercato o un più tradizionale blocco per appunti. Tutti i dispositivi possono essere connessi via Bluetooth allo stereo con lettore Mp3 offerto di serie, mentre a parte si paga l’eventuale navigatore con schermo touch a colori.

ALTA TECNOLOGIA Sul Ducato 2014 la tecnologia è presente anche sotto altre forme, visto che su tutta la gamma è standard il controllo elettronico della stabilità ESC, con tanto di sistema di contenimento del rollio, che lavora a braccetto con il LAC (capace di individuare il baricentro del carico trasportato e di tarare di conseguenza ABS ed ESC) e l’Hill Holder, per facilitare le partenze in salita. Qualora il problema fosse invece la discesa, il Ducato può essere equipaggiato anche con la regolazione automatica della velocità in presenza di forte pendenza. Questo dispositivo integra il Traction +, utile per chi deve muoversi sui fondi a bassa aderenza, dato che migliora la motricità gestendo in modo intelligente il controllo di trazione. Non manca poi anche tra gli optional il Lane Departure Warning System, che richiama il pilota all’ordine quando sta cambiando corsia senza azionare la freccia.

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FAMIGLIA NUMEROSA Descrivere in modo esaustivo l’intera famiglia del Fiat Ducato 2014 è una fatica degna di Ercole. Basti pensare che sono circa 10.000 (avete letto bene, diecimila) le combinazioni ordinabili, incrociando passi, altezze, carrozzerie varie, telai e motori a gasolio. Concentrandosi su questi ultimi, apre le danze il re del downsizing, il 2.0 MultiJet da 115 cv e 280 Nm, con il suo cambio a cinque marce. Il cuore del listino è però il 2.3 MultiJet, con un primo livello di potenza di 130 cv e 320 Nm di coppia, disponibile anche in variante Eco (con velocità autolimitata a 90 km/h e un consumo di soli 5,8 l/100 km). Lo step successivo è la configurazione da 150 cv e 350 Nm del 2.3, mentre la punta di diamante del Ducato 2014 è il tre litri da 180 cv e 400 Nm, entrambi accoppiati a un cambio a sei marce ma con l’opzione di una trasmissione automatizzata Comfort-matic. Quest’ultima permette un taglio dei consumi del 5%, una causa alla quale possono contribuire anche lo Start&Stop e il Gear Shift Indicator, che detta i tempi delle cambiate.

TRE UOMINI IN CABINA Una volta inerpicatisi a bordo del Fiat Ducato 2014 si scopre che la posizione di guida è indovinata, un buon punto di partenza per un mezzo che deve essere di norma guidato per chilometri e chilometri. Il volante, regolabile in altezza così come il sedile del guidatore, non ha la corona troppo orizzontale e assicura un buon senso di padronanza. Tutti i comandi (e in particolare il cambio sistemato sulla plancia) sono a portata di mano e anche i due posti accanto al guidatore sono ben dimensionati. Gli unici appunti possono andare alla parte bassa, perché nella zona dei piedi i passaruota e il portabottiglie rubano un po’ di centimetri, anche se per definire questo un vero difetto ci vorrebbe un bel coraggio. Sospeso invece il giudizio sul supporto multifunzionale, che è geniale nel funzionamento ma un’aria un po’ gracilina, anche se in Fiat promettono che quando l’accessorio sarà davvero disponibile, e cioè nel giro di qualche mese, sarà di sana e robusta costituzione. Per il resto le finiture sono promosse, con materiali e assemblaggi sopra la media della categoria.

DAMMI DEL TU Muovendo i primi passi con il Ducato dopo essere scesi da un’auto qualsiasi è normale che ci sia un minimo di imbarazzo. Gli oltre due metri di larghezza e la mole del mezzo mettono un po’ di timore reverenziale ma il commerciale di casa Fiat si fa dare presto del tu. Con il particolare taglio delle lamiere, dà una buona idea di quali siano i suoi reali ingombri e mostra di avere un diametro di sterzata sorprendentemente contenuto, specie se si pensa che il Ducato è da sempre fedele alla trazione anteriore. Alla fine dei conti, non servono precauzioni particolari per mettersi alla guida, salvo prestare attenzione agli ingombri della coda delle versioni più lunghe.

COMODI AL LAVORO Con il salire della velocità il Ducato 2014 mette in mostra un altro dei sui grandi pregi, ovvero il buon comfort di marcia. A patto di viaggiare almeno con un minimo di carico (diversamente la coda potrebbe rimbalzare fastidiosamente), le buche e gli avvallamenti vengono digeriti con notevole disinvoltura e il quadro è positivo anche dal punto di vista della silenziosità. Il lavoro fatto per ottimizzare l’aerodinamica fa sì che sibili e rombosità di fondo si facciano sentire davvero solo quando ci si avvicina ai limiti autostradali. A queste andature allo sterzo manca un po’ di precisione ma bisogna pur sempre ricordare che per questi mezzi il metro di valutazione è ben diverso da quello di un’auto da famiglia.

PRONOSTICO GIUSTO Quanto ai motori, in attesa di un tre litri a metano da 140 cv che arriverà nel 2015, la gamma dei turbodiesel risponde a tutte le esigenze di trasporto. Il due litri va benone per chi deve spostare merci voluminose ma leggere, mentre il 3.0 è al contrario perfetto per chi viaggia spesso al limite dal carico utile ammesso e ha bisogno di un motore che spinga molto forte. Da questo punto di vista se la cava comunque alla grande anche il 2.3 da 150 cv, che si dimostra regolare ai bassi e sfoggia ottime doti di ripresa. Già ben prima dei 2.000 giri appare vivace e conviene evitare di tirare le marce per passare al rapporto successivo e ritrovarsi nella fascia di erogazione più favorevole. In ogni caso, fatte le debite proporzioni, sembra azzeccato il pronostico fatto da Fiat che, sulla base delle esperienze passate, indica come probabile versione più venduta  la 2.3 da 130 cv, compromesso ideale tra buone prestazioni e bassi consumi.


Pubblicato da Paolo Sardi, 13/05/2014
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