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Prova su strada

Diario di Bordo di una 206 SW


Avatar Redazionale , il 25/10/02

21 anni fa -

Shopping, viaggio, visita parenti. Diario semiserio di un week end "tipo" dopo l'arrivo di un bambino in famiglia. Un piccolo uomo con tanti bagagli, in grado di mettere a dura prova anche la pancia mai sazia di una Peugeot 206 SW. Leggere attentamente le istruzioni.

Premetto che sono un motociclista e che quindi da sempre sono abituato a viaggiare con il minimo indispensabile. Simona ed io abbiano viaggiato per l’Europa portandoci appresso pochi maglioni, un paio di jeans e uno di scarpe. La moto non predona, ti concede al massimo un centinaio di litri di bagaglio, e lì ci deve stare tutto, punto. Forse è anche per questo motivo che ho sempre avuto automobili piccole, utilitarie che mi sono sempre bastate e avanzate.

UN MONDO PIÚ PICCOLO

Poi è arrivato il piccolo Andrea e tutto è cambiato. Soprattutto, tutto è diventato più stretto. La casa, che sembrava addirittura sovradimensionata alle nostre esigenze, diventa piccola, riempita com’è di lettini, culle, enfant-sit, pannolini, fasciatoi, vasche per il bagnetto e quant’altro. Quanto agli spostamenti, scartata a priori l’eventualità sidecar, il problema spazio si trasferisce ovviamente dalla casa all’automobile e può anche diventare drammatico: al piccolo Andrea, infatti, nessuno ha ancora insegnato come ridurre il bagaglio al minimo indispensabile. FACCIA DI SERPENTE Per fortuna ho per le mani una compatta con la coda: la nuova 206 SW pare avere la capacità di certi rettili di ingoiare cibo per il doppio delle sue dimensioni, il ché può essere anche un'arma a doppio taglio per chi, abituato ad andare in moto anche a fare la spesa, si trova ad affrontare il week end tra shopping center e visite parenti. La frase "tanto ci sta" rieccheggia tragica nella mia mente preoccupata...PRIMA TAPPA: SHOPPING. Il destino di noi lavoratori dipendenti in genere è questo: dal lunedì al venerdì ingorgati nel traffico per andare in ufficio; il sabato… ingorgati nel traffico per fare acquisti; la domenica, ingorgati nel traffico nel rientro dalla gitarella post prandiale. Nessuno sfugge al tour de force del sabato. Nell’ordine: Ipermercato, Ikea, Castorama, Decathlon, tutto in un colpo solo. Se poi arriva anche il pargoletto alla lista si aggiungono anche Chicco, Prenatal e il superstore "Tutto per il bimbo" (sì, esistono anche questi), roba da perderci una settimana.LUNCH TIME Peccato che il bimbo non conceda molto tempo. Ha due mesi, o poco più, e quando scatta la quarta ora di sonno dice stop, preciso come il Big Ben. Lui ha fame, deve mangiare e non ascolta ragioni. Poco male, c’è chi pensa a tutto e ti costruisce un bel fasciatoio pieghevole, la piccola ghiacciaia per tenere il latte in fresco e soprattuttto lo scaldabiberon da auto. Così (visto che non ho mai fumato in vita mia) finalmente riuscirò a sfruttare la presa elettrica dell’accendisigari.

BABY IN POLE POSITION

Trovo positivo il fatto che sulla 206 (e su altre auto francesi) si possa disinserire l’airbag lato passeggero. Per chi ha bambini questa è una comodità in più: il seggiolino, oltre che dietro può stare anche davanti, di fianco a chi guida che così riesce sempre a buttare un occhio o ad allungare la mano per una carezza tranquillizzante. Tantopiù che l'operazione di disinserimento è semplicissima.

CULLA GIGANTE

Non che serva più di tanto perché la Peugeottina per Andrea è né più né meno che una culla gigante, con tanto di ruote, motore e cambio a cinque marce. Appena accoccolato sul seggiolino chiude gli occhi e buonanotte… Lui, il viaggio se lo fa tutto dormendo, salvo svegliarsi quando si arriva a destinazione per farci capire chiaramente quanto disapprovi la sosta (le corde vocali dei neonati devono essere in kevlar, non si spiega altrimenti il fiume di decibel che riescono ad emettere).SU E GIÙ COL PASSEGGINO Una bella ginnastica da ripetersi più volte al giorno, pieghevoli, sempre più leggeri, ma comunque ingombranti. Il vantaggio di guidare una familiare, anche compatta come la 206, sta nel poterci "buttare dentro" di tutto senza doversi cimentare in un difficile gioco a incastri. Su il vetro e si carica la spesa (la 206 SW offre la possibilità di poter apire il lunotto senza  sollevare il portellone); su il portellone e anche il passeggino si accomoda nel baule. La soglia di carico bassa della peugeottina aiuta la Simo a fare poca ginnastica, l’operazione è semplice e mamma e pupo sono entrambi soddisfatti.SECONDA TAPPA: VISITA PARENTI L'arrivo di un bambino provoca reazioni spesso inconsulte da parte dei parenti più stretti: se i genitori di Andrea sono tutto sommato tranquilli, nonne e zie riescono facilmente a perdere il lume della ragione. Non ci sono scuse che tengano: il week end (dopo lo shopping naturalmente) si deve per forza trascorrere a casa loro, che non vedono il bambino da ben 5 giorni… TEMPO LIMITE Si parte, e tutto deve coincidere come in un rigido timetable militare: cambio pannolino (ormai faccio un pit stop in meno di due minuto), pappa, ruttino. Appena Andrea s’addormenta via a tutto gas, verso Bologna, non prima di avere caricato passeggino, carrozzina, sdraietta, scorta di latte e pannolini per due giorni, più la mia borsa, quella di Simo e quella del pupo. Più che un week end pare un trasloco. PANCIA PROFONDA La 206 non batte ciglio, ingoia tutto senza problemi, e digerisce anche. Salute. Ovviamente Andrea parte strillando, poi ronfa per tutto il viaggio. Pacifico, lui, si gode i 130 all’ora come se niente fosse. Anche perché il rumore nell'abitacolo è  poprio leggero, ovattato, ben assorbito dallo spessore dei rivestimenti sulle porte e sul cielo del tetto. L’oretta e mezza necessaria per andare da Milano a Bologna passa in fretta.

ANCHE IL LETTO

Un paio di giorni bighellonando per Bologna coccolati da un caldo quasi estivo (anche Andrea apprezza), poi il rientro, naturalmente con qualcosa in più da riportare a casa. La zia ha comprato un lettino da viaggio che naturalmente s’aggiunge a tutto quello che abbiamo già con noi. Poco male, giù il sedile (la parte a 2/3) e la giallona fa sparire anche il lettino debitamente ripiegato. SILENZIO SI VIAGGIA Di nuovo in autostrada i 75 cv della 206 mormorano sommessi (la quinta è lunga a tutto vantaggio di consumi e silenziosità) e ci riportano a casa velocemente con il nostro carico di vettovaglie. Il piccolo dorme, la mamma pure: la monotonia dell’A1 rende le palpebre dei miei passeggeri più pesanti del solito. Metto un CD e mi godo il viaggio. Sarà anche terrible, ma questo enfant ha davvero un buon carattere.
Pubblicato da Stefano Cordara, 25/10/2002
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