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Day by Day: Honda Civic hybrid


Avatar Redazionale , il 15/09/06

17 anni fa -

La Civic dalla doppia vita nasconde un cuore hi-tech sotto un vestito ai limiti dell'understatement. Va meglio e consuma meno di un'auto tradizionale con la stessa cubatura. Ma il vestito non le rende onore...

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ECCITANTE? Al clamore e alle parole che si muovono intorno alle ibride Honda risponde a modo suo: con poco esibizionismo. Il vestito della sua ibrida è quanto di più lontano si possa immaginare dall'eccitante. Tanta tecnologia, affidabilità e facilità d'uso. Honda, come Toyota, è una veterana del settore, crede nell'ibrido dal 1999 con la Insight, ela tecnologia che ha sviluppato è di grande qualità.

SORELLE DIVERSE La Civic Hybrid si rivolge a chi vuole fare una scelta fuori dal coro senza necessariamente sbandierare la propria diversità, quasi a fare da contraltare alla sorella modaiola, la due volumi, leziosa ed esibizionista fino all'eccesso. Oltre che rappresentare una via diversa da quella scelta dalla principale rivale, la Prius. Che ostenta una stranezza voluta e un po' snob.

TREND Prese in mano le chiavi, rigorosamente tradizionali come quelle di casa e non elettroniche come la rivale Toyota (anche questo è un segnale) iniziamo il day by day. La Civic integra l'ibrido e lo dissimula perfettamente anche alla guida. Per guidarla e per capirla non servono lauree, corsi in informatica o predisposizioni particolari. Non serve neppure leggere il manuale di istruzioni. Con la Civic si gira la chiave, si mette il cambio automatico in D e si và. Senza problemi e.... senza particolari emozioni.

VIA ALTERNATIVA Le uniche concessioni alla modernità sono un frontale dagli occhi affilati e molto profilato, e la strumentazione di bordo che, seppur avvolta da un cruscotto plasticoso e poco sexy, richiama i giochi psichedelici e luminescenti della sorella "modaiola". Risultato finale? La Civic Hybrid e' la classica auto poco appariscente ma dalle molte doti e, soprattutto, con un cuore d'oro. Oltretutto con abitudini frugali nel bere che fanno un gran piacere al portafoglio.

HONDA WAY La via Honda all'ibrido si manifesta quindi proprio nell'uso di tutti i giorni. Non ci si accorge di nulla e non si deve fare nulla. Solo mettere la benzina, guidare e sapere che anche se gli altri non se ne accorgono, si può contare su un bel motorino elettrico che aiutasempre: nello spunto, nella ripresa, nella partenza. E fa consumare e inquinare meno.

SPIA A solleticare lo spirito edonistico di chi sceglie l'ibrido rimangono solo gli indicatori di ricarica delle batterie, un indicatore che segnala quanta potenza elettrica sta erogando il propulsore elettrico e lo spegnimento automatico del motore a scoppio ogni volta che si ferma la vettura. Che però si riaccende immediatamente alla pressione dell'acceleratore. La Civic Hybrid, contrariamente alla Prius, non si muove mai solo con l'elettrico, che costituisce un aiuto nello spunto, nelle accelerazioni e nel taglio dei consumi ed emissioni. Un add-on. Senza tante scene...

QUANTO BASTA Poco? Tanto? Diciamo quanto basta. In fondoil gruppo motore-ibrido Honda è volutamente più semplice di quello Toyota e, soprattutto, sembra pensato per essere impiantato pari pari su tanti differenti modelli. Una ricetta sobria sotto il profilo tecnologico, ma non per questo poco dinamica. Anzi. Sotto il cofano c'è solo un motorino da 1300cc. E la Civic, nonostante superi la soglia dei 4 metri e 50, si muove senza lentezze, a patto di non pretendere prestazioni da incrociatore autostradale una volta superate le velocità codice. I cavalli del benzina sono 95, quelli elettrici 20.

BELLA GUIDA A differenza della Prius, la Civic Hybrid regala uno sterzo bello muscolare tra le mani. Non gelatinoso, del quale si apprezza la precisione anche nei curvoni. Senza esagerare però. Perché se lo sterzo regge l'intonazione sportiva, l'assetto rimane turistico e la berlina nipponica s'imbarca subito se si esagera. Senza infamia e senza lode i freni,che in compenso fanno il doppio lavoro e ricaricano le batterie...

BEVE MENO I riflessi sui consumi dell'aiutino elettrico si fanno sentire. Con piede piumato siamo stati sopra i 20 km/l. Ma la giapponesina pensata per gli americani verdi risente molto dello stile di guida e i risultati mirabolanti, come per tutte le ibride, sono alla portata solo nel ciclo urbano. Al crescere della velocità il vantaggio diminuisce, inizia a prendere il sopravvento il motore a scoppio alimentato con la cara benzina e i diesel riescono ancora ad essere superiori.

VA DI PIÙ Rimane comunque il bonus di guidare un 1.300cc particolarmente vivace e con uno spunto elettrizzante. Il cambio Cvta sette rapporti segna un bel punto a favore della Honda ibrida, assicurando sempre risposte pronte al pedale. Si paga pegno con una certa rumorosità, soprattutto in autostrada alle velocità massime consentite.

GRIGINA FUORI Va bene che la Hybrid è pensata in primis per il mercato USA, ma una carrozzeria tre volumi la cui unica emozione è regalata dal cofano corto e dal parabrezza allungato in avanti non invita tanto. E non aiuta neppure in termini di praticità: il bagagliaio non sarebbe neppure piccolo ma l'accessibilità di carico è quella tipica da tre volumi. Ovvero scarsina.

GRIGINA DENTRO A dare il colpo di grazia alla vivacità ci pensa poi un interno grigino come la carrozzeria esterna. Con l'unica eccezione del volante. Che, infatti, c'entra come i cavoli a merenda. Nulla di sbagliato o particolarmente sgradevole, ma l'emozione e il piacere abitano certo in altri lidi. Ed è un peccato.

PACCHETTO COMPLETO A risollevare la situazione ci pensauna dotazione completa e una posizione di guida che si apprezza tutti i giorni. Non manca nulla. C'e' il climatizzatore automatico facile da regolare e rapido nel raffreddare, lo stereo con il caricatore cd, sei airbag, il controllo di stabilità, l'ABS. I cerchi in lega sono piatti per ridurre l'attrito aerodinamico, ma purtroppo bruttini.

CERTEZZE E poi le certezze di una garanzia lunga 3 anni. Che non sarebbero pochi, ma impallidiscono di fronte ai 5 della Prius. In ogni caso le Honda hanno fama di auto ingegnerizzate bene e costruite meglio. E nel corso del day by day tutto è filato liscio. Neppure un'esitazione in accensione o ripartenza dal semaforo. Banditi pure gli scricchiolii.

PREZZO GIUSTO Tra le altre armi a favore della Civic ibrida c'è il buon rapporto qualità prezzo. Non manca nulla e i 24.000 euro di listino comprendono tutto quel che serve. E ci si porta a casa una berlina spaziosa, ecologica e, se non sportiva, piacevole da guidare. A patto che per voi l'effetto moda e il consenso del vicino di casa non siano importanti. Honda dovrebbe pensarci a nascondere l'ibrido anche sotto il vestito più suadente ed europeo della Civic a due volumi. In fondo, se a un piatto gustoso e cucinato con gli ingredienti migliori ci si aggiunge anche una presentazione all'altezza... fama e successo sono assicurati. O no?

 


Pubblicato da Luca Pezzoni, 15/09/2006
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