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Corvette C6 2008


Avatar Redazionale , il 14/02/08

16 anni fa - Per un pugno di dollari

La sportiva a stelle strisce non cambia look ma si rinnova profondamente nella meccanica. Crescono cilindrata, potenza e coppia. Con il prezzo che, invece, resta molto competitivo. La sfida alle "solite note" europee è aperta.

LICENZA Si può usare l'aggettivo "nuova" per un'auto che dal punto di vista estetico non cambia se non in dettagli secondari? Parlassimo di una compatta o di una berlina qualunque la risposta sarebbe sicuramente no. Per una sportiva, invece, le novità che si nascondono sotto la pelle, a livello meccanico e telaistico, sono ben più importanti e giustificano in parte questa "licenza".

GOCCE D'ACQUA Il caso appena descritto è quello dell'edizione 2008 della Corvette. A girarle attorno è quasi impossibile distinguerla dalla C6 dell'anno scorso. La linea resta infatti immutata. I tratti salienti sono il frontale basso, i parafanghi che si alzano ai lati del cofano come la schiena di un gatto che ha visto un boxer, la fiancata a cuneo segnata dagli sfoghi per l'aria calda e lo spettacolare specchio di poppa, levigato e con quattro luci incassate. Altrettanti sono i terminali di scarico che spuntano dall'estrattore. Nella parte alta, invece, spazio al padiglione con tettuccio asportabile per la Coupé o a una capote attillata e filante per la Convertible.

CUORE NUOVO Qualche prima novità si nota aprendo la porta ed entrando nell'abitacolo. Qui si trova una plancia dall'aspetto più curato, con rivestimenti in pelle più estesi e plastiche più belle e resistenti. Come anticipato, però, gli uomini della Corvette hanno lavorato soprattutto là dove gli occhi non arrivano ed in particolare sul motore. Il cuore della C6 2008 è il V8 LS3 che appartiene sempre alla famiglia Small Block, una famiglia all'antica, con distribuzione ad aste e bilancieri e due valvole per cilindro. L'ultimo arrivato è rivisto però in un mare di particolari.

A PIENI POLMONI Con l'alesaggio che passa da 101,62 a103,25 mm e la corsa stabile a 92 mm, la cilindrata sale fino alla soglia dei 6,2 litri. Per far respirare meglio questo V8 e permettergli di girare fino a 6.600 giri, gli ingegneri hanno disegnato nuovi alberi a camme che garantiscono una maggiore alzata a valvole più grandi: quelle d'aspirazione sono ora da 55 mm, quelle di scarico da 40,4.Inediti sono anche i pistoni e le teste, con luci d'aspirazione di maggior diametro e più rettilinee. L'acustica dell'aspirazione è stata inoltre silenziata perché non disturbi il sound dello scarico.

CHE NUMERI I risultati parlano da soli per il nuovo motore. La potenza massima sale da 404 a 437 cv e il picco di coppia lievita a sua volta da 542 a 575 Nm. Lo scatto da 0 a 100 avviene in soli 4,4 secondi mentre la velocità massima infrange la barriera dei 300 km/h, fissandosi a quota 306. Buona parte del merito va all'aerodinamica, con un Cx di soli 0,28 ma non va sottovalutato il lavoro di fino fatto dai tecnici anche sul cambio manuale a sei marce Tremec T56, reso più fluido negli innesti e manovrabile meglio, con uno sforzo ridotto del 15%. In alternativa la C6 si può ordinare anche con una trasmissione automatica sempre a sei marce e con funzione sequenziale resa più rapida del 30% nei passaggi alle marce superiori e del 50% in scalata, grazie a un software di gestione aggiornato. In questo caso le prestazioni restano quasi identiche, con il tempo nello 0-100 che peggiora di soli 2/10.

TIMONE SALDO Ferme restando la struttura con longheroni in acciaio e le sospensioni a doppio braccio oscillante sulle quattro ruote,migliorie si registrano invece sul lato dello sterzo. La novità è rappresentata da un nuovo albero di collegamento intermedio più rigido, che garantisce una maggior sensibilità e un migliore feedback al pilota, che può avere un'idea più precisa di cosa sta accadendo ai pneumatici anteriori 245/40-18 (quelli posteriori misurano invece 285/35-19).

IL PREZZO E' GIUSTO Anche se da un punto di vista tecnico, la Corvette ha un'impostazione piuttosto tradizionale, le carte in regola per rappresentare un'alternativa alle solite note, Ferrari e Porsche in testa, non le mancano. A parte il blasone sportivo, con le ripetute vittorie nei campionati GT, il principale motivo di appeal della sportiva a stelle e strisce è senza dubbio il prezzo competitivo. Il listino 2008 si apre infatti con una serie speciale chiamata Competition che ha un costo di 59.990 euro chiavi in mano, con di serie l'interno in pelle. Per questa versione la tiratura è limitata a soli 200 esemplari per tutta Europa ma anche chi dovesse arrivare tardi troverebbe comunque un ottimo rapporto potenza/prezzo, con un assegno da staccare di 66.190 euro per la Coupé "base". Per la Convertible il prezzo d'attacco è 76.890 euro, mentre in attesa della ZR1 vista a Detroit, per i più esigenti la punta di diamante del catalogo è la Z06, proposta a 89.190 euro con un V8 7.0 da 512 cv.

COMODA, LA VITA Il posto di guida della Corvette non è esattamente una piazza d'armi ma anche chi potrebbe combattere tra i pesi massimi non rischia attacchi di claustrofobia. Il tunnel centrale è piuttosto ingombrante e il volante sembra appena disassato sulla sinistra ma bastano pochi metri per dimenticarsi di tutto e affrontare anche lunghi trasferimenti senza avere nulla da eccepire. In primis perché i sedili sono comodi, per nulla costrittivi, con i bordi che non fasciano particolarmente gambe e busto.

IN GUANTI BIANCHI La Corvette impressiona da subito per la sua grande versatilità d'impiego. E non si sta parlando dei 634 litri dichiarati per il bagagliaio, che pur sono roba da fare invidia a una station wagon di taglia XL. Sin dai primi metri mette a proprio agio chiunque, con comandi morbidi, fluidi e con reazioni sempre omogenee e graduali.Difficile trovare in terra europea sportive altrettanto prestanti che siano anche altrettanto docili nell'uso quotidiano. I 437 cv americani non scalpitano mai, nemmeno se costretti a viaggiare al passo, imbottigliati in mezzo al traffico.

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PRIMADONNA Il protagonista indiscusso è lui, il V8 6.2, che non sarà forse il massimo della tecnologia moderna maquanto a vigore fa un figurone. Le misure caratteristiche e le classicissime scelte fatte a livello di distribuzione danno i loro frutti in termini di pastosità dell'erogazione. Con una voce cupa e profonda, anche se mai invadente, il motore risponde puntuale a ogni sollecitazione dell'acceleratore: sornione se solleticato, rabbioso se provocato pesantemente.

FACTOTUM L'assetto rappresenta un buon compromesso. Se si pensa alle prestazioni di cui è capace la Corvette, non è affatto rigido e filtra piuttosto bene le normali asperità della strada. All'occorrenza però sa difendersi bene anche in pista, visto che è uscito a testa alta anche da un tracciato tecnico e ostico come il Paul Ricard di Le Castellet, teatro di parte della presentazione internazionale.

IN EQUILIBRIO La Corvette vanta un eccellente bilanciamento. La massa in ordine di marcia è di 1418 kg, di cui il 51% grava sull'anteriore e il 49 sul posteriore. Il passo abbastanza lungo (2686 mm) rende progressive le reazioni senza creare impaccio nei cambi di direzione e nelle curve più strette. La C6 2008 hainserimenti in curva rapidi e precisi. Lo sterzo mantiene sul campo le promesse fatte dalla Casa. La precisione non è chirurgica come sulle più blasonate rivali europee ma, quanto a feeling, è capace di soddisfare anche il palato fino degli habitué delle piste.

COLPO DI CODA Il comportamento è impeccabile, tanto sul veloce, come nell'impegnativa curva di Signes, quanto nel tratto seguente del Paul Ricard, chiamato Beausset, caratterizzato da due curve a destra a stringere. Anche in questa situazione tenuta e stabilità restano eccellenti e lasciano ampio margine anche per correzioni di traiettoria. Mani esperte possono guidare la Corvette anche con l'acceleratore, disattivando i controlli elettronici della stabilità e della trazione e sfruttando l'esuberante coppia del motore per fare scodinzolare la C6.

UNA FIONDA D'altro canto, il V8 LS3 non molla il centro della ribalta neppure tra i cordoli. Anche a Le Castellet sa sorprendere, fiondando la Corvette fuori dalle curve pure quando si sceglie apposta di usare una marcia più lunga del giusto, tanto per vedere l'effetto che fa. Lui, il motore, non fa una piega, spingendo come se niente fosse verso la curva successiva con un sound cupo e gasante al tempo stesso e facendo sembrare maledettamente corti tutti i rettilinei.

STILE LIBERO Una simile elasticità è una vera benedizione anche su strada. Volendo, si può viaggiare in sesta anche attorno ai 1.000 giri e a 2.000 ci si ritrova già oltre i limiti autostradali. Dissotterrando l'ascia di guerra si può invece sfruttare anche il buon allungo, che porta d'un fiato a ridosso della zona rossa del contagiri. Che si snocciolino le marce una dopo l'altra o che si scelga di tirarle allo spasimo,il cambio fa fino in fondo il suo dovere, veloce e senza esitazioni negli innesti. E nemmeno l'automatico delude, dolce quando gli viene data la delega per gestire le cambiate, rapido quanto basta se si opta invece per il fai da te con le levette al volante.

FACCIAMO I CONTI In buona sostanza, la Corvette si dimostra in forma smagliante dopo la cura cardiotonica. La C6 2008 rappresenta dunque un'alternativa esotica e più che mai interessante per chi i cavalli li vuole solo sotto il cofano e non per forza anche sullo stemma. Il tutto con un costo sfacciatamente più basso delle dirette rivali per prestazioni e potenza.


Pubblicato da Paolo Sardi, 14/02/2008
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