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Prova

Citroën C4


Avatar di Mario Cornicchia , il 24/11/04

19 anni fa - Due facce, due razze. La C4 si sdoppia

Due facce, due razze. La C4 si sdoppia, in una tre porte da Bar Sport e in una cinque porte di rara eleganza, una vera perla di stile. Grande cura al dettaglio, soluzioni intelligenti, rapporto qualità/prezzo da conquista.

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COM'E'

Le tre porte le acquistano i giovani da sgommata, le cinque porte chi bada allo stile e alla praticità. Così la pensano in Citroën e hanno pensato di fare due C4, con personalità (e target) molto differenti. La coupé, una tre porte puntuta simile a una concept car, e la berlina, una cinque porte disegnata con grande gusto. Un po' estrema la prima, davvero elegante e non certo da terza età la seconda. Entrambe votate all'aerodinamica, entrambe non fanno certo rimpiangere lo stile un po' spartano della Xsara...

DOUBLE CHEVRON

Anche l'orgoglio Citroën, come quello di tutte le Case, si risveglia e il simbolo del marchio, la doppia V (che riprende il disegno degli ingranaggi inventati da André Citroën) si allarga a macchia d'olio. Sul frontale, si allarga così tanto da trasformarsi in calandra, motivo stilistico di tutta l'ultimissima generazione Citroën. Anche i fari, riprendono la forma della V, allungati verso l'alto come occhi d'aquila. In coda, il Double Chevron ingrassa e diventa massiccio e ben cromato.

SUPPOSTA COUPE'

Supponendo che la tre porte debba somigliare a una coupé, la C4 per i giovani ha una forma piuttosto ardita, dalla coda alta e rastremata, con il lunotto diviso in due parti, una praticamente orizzontale e una decisamente verticale. Nel suo genere ben disegnata, ma mi ricorda qualcosa... forse potete aiutarmi a ricordare cosa...

SCULTOREA

Tutt'altro discorso per la coda della C4 berlina, un piccolo capolavoro (passatemela, è davvero ben disegnata e le foto non rendono giustizia) di design. Vista dal tre quarti anteriore, è arrotondata, un posteriore delicato, con uno stile femminile. Di tre quarti posteriore è elegante, importante, e la vista di coda piena è sportiva, con il lunotto rettangolare e basso che appoggia su carreggiate larghe. Tutto condito con bei tocchi di matita, dal taglio dei vetri, alla forma delle luci, alla genialità del portellone incassato rispetto alla linea della coda. Tutti tocchi originali, il dejà vu non riguarda la C4. In mezzo a tanta banalità stilistica è una vera perla.

CARESSE

La ricercatezza nello stile e la cura per il dettaglio sono compresi nel prezzo della C4. È piacevole viaggiare su un'auto che lascia trasparire l'impegno di chi l'ha progettata per far sentire a proprio agio chi la guida e chi la abita. Tanti piccoli e grandi segnali, piccole e grandi idee che fanno la C4 un'auto diversa, intelligente e pratica.

VIA SATELLITE

L'abitacolo, per esempio, è un po' anomalo. Non soltanto per il grande satellite schiacciato al centro della plancia che dispensa tutte le informazioni fondamentali, con i grandi numeri della velocità al centro, dalla grafica piacevole e funzionale. Soluzione ormai già vista e digerita.

TUTTI FERMI

Mai visto su un'auto di grande serie è invece il volante della C4, con la parte centrale fissa, come la cloche di un'astronave. La corona gira e il cuscino al centro rimane fisso, con l'airbag sempre nella posizione ottimale e i comandi di uso comune sempre allo stesso posto. Poiché l'airbag rimane nella medesima posizione, ha una forma a uovo, più anatomica e in grado, dichiara Citroën, di proteggere meglio il pilota.

ZONA ROSSA

Sopra il cuscino, trovano posto una batteria di spie e il contagiri analogico che si illumina di un rosso intenso quando si raggiungono regimi da sballo. Utile per l'inesperto, divertente per l'appassionato. Tutto a portata di occhio e di mano.

INTERIOR DESIGN

Anche l'abitacolo della C4 è disegnato con uno stile originale, dall'impostazione dei comandi ai pannelli delle portiere, dal rivestimento della plancia venato alle mille taschine, vani e cassetti per riporre di tutto. Banale in tanto stile è la consolle centrale, funzionale, disseminata di visori color ambra ma banale nello stile, quasi fosse di un'altra auto del Gruppo PSA.

AIRE MAGIQUE

Basta alberelli profumati, la C4 si profuma da sola. Di fianco alle bocchette centrali della climatizzazione si trova un piccolo contenitore di essenze, dove si inseriscono cartucce Citroën, con tanto di rotella per regolare l'intensità della profumazione. L'assaggio in prova di un paio di essenze ha soddisfatto l'olfatto: niente a che vedere con alcuni deodoranti in commercio fastidiosi anche quando ci si affianca in moto al semaforo.

GIOCO DI SPONDA

Anche il bagagliaio riserva sorprese, con la soglia che si sdoppia e offre una sponda che scorre in avanti per ridurre il piano di carico in scomparti che evitano alle borse di rotolare come rotolare e rimbalzare come palle magiche. Lo spazio è più che adeguato per le dimensioni esterne (426x177 cm, 13mm più lunga la coupé), con un piano di 80x103 centimetri per 352 litri (342 la coupé) a disposizione.

AVANTGARDE

La Citroën C4 si presenta con una dotazione elettronica di prim'ordine. Oltre al limitatore/regolatore di velocità di serie su tutte le C4, offre sensori di posteggio, sensore di pressione degli pneumatici, luci ad attivazione automatica, sensore pioggia per la regolazione dei tergicristalli, vivavoce Bluetooth e fari allo Xenon direzionali (che si orientano automaticamente all'interno della curva). E un inedito sistema di rilevazione del cambio di corsia: sei coppie di sensori a infrarossi registrano il superamento di una linea continua o tratteggiata e, se non si è attivato l'indicatore di direzione, un sistema di vibrazione inserito in ogni lato del sedile segnala al pilota la manovra pericolosa.

UNA PER TUTTI

La gamma motori disponibile per la Citroën C4 è in grado di soddisfare ogni esigenza, con quattro motori a benzina (1.4 da 90cv, 1.6 da 110cv, 2.0 da 138cv e, soltanto per la coupé, 180cv) e tre a gasolio (1.6 HDI da 92 e 110cv, 2.0 HDI da 138cv). Quattro gli allestimenti tra cui scegliere: Classique, VTR, Elegance ed Exclusive. La dotazione della Classique è completa, con Abs + ripartitore di frenata + aiuto nelle frenate di emergenza, airbag frontali, laterali e a tendina, servosterzo ad assistenza variabile, chiusura con telecomando, climatizzatore manuale, computer di bordo, diffusore di fragranze, regolatore e limitatore di velocità, retrovisori a regolazione elettrica, fendinebbia e cassetto portaoggetti climatizzato ed ESP per la 1.6 HDI da 110cv.

COMPETITIVA

I prezzi vanno da 14.500 a 23.500 euro, una 1.6 HDI 110cv Classique costa 17.500 euro. Con mille euro in più si ottiene il Pack Family Comfort, con climatizzatore automatico bi-zona, parabrezza atermico riflettente, retrovisore interno fotocromatico, attivazione automatica dei fari e dei tergicristalli, sensori di posteggio posteriori e radio con Cd con comandi al volante e sei altoparlanti.

COME VA

Moderno nello stile e ben realizzato nella scelta dei materiali utilizzati, l'abitacolo della C4 si fa apprezzare per praticità e funzionalità. Grazie alla ergonomia ben studiata e alle regolazioni di volante e sedile tutti i piloti sono in grado di trovare una posizione di guida su misura e la disposizione di strumenti e comandi si rivela pratica.

LEGGE I GRANDI NUMERI

Il grande display centrale ha una suddivisione delle informazioni complicata al primo contatto, ma facile una volta abituati a sapere dove leggere. Sempre ben visibili senza distrarsi dalla strada i grandi numeri del tachimetro disegnati da una grafica molto frammentata che evita l'effetto tabellone della stazione al cambiare dei numeri. Efficace il contagiri, con la genialata del lampo rosso quando si tirano troppo le marce. L'illuminazione del display, poi, si adatta in tempo reale alla luce esterna.

COMANDI ULULI', MANI ULULA'

I comandi all'interno del volante rimangono fissi e, da un lato si sa sempre dove sono, dall'altro è necessario staccare un poco le mani dal volante per azionarli correttamente senza errori. È vero che è meglio staccare appena le mani dal volante che doverle staccare del tutto e cercare un tasto o un pulsante sulla consolle centrale. Alla fine, in cambio di un airbag dichiarato come più efficace è una soluzione pratica e intelligente.

BEN FATTO!

Anche in marcia la piacevole sensazione di qualità viene confermata. Nell'abitacolo profumato della C4 si viaggia comodamente, con pochi rumori a disturbare l'atmosfera, pochi fruscii aerodinamici e pochi rumori trasmessi dalle ruote e dalla scocca. La sensazione di qualità percepita è ben lontana dalla qualità francese spartana e scricchiolante di qualche anno fa.

GOOD VIBRATIONS

Il sistema di allarme per il cambio di corsia vibra insistentemente: utile contro i colpi di sonno e la distrazione, dovrebbe essere obbligatorio e non disinseribile per convincere tanti pseudo-piloti della domenica ad utilizzare le frecce quando cambiano corsia, usanza ormai desueta sulle autostrade italiane, con scossa elettrica per i recidivi.

NO-ACTIVE

Gli inventori delle sospensioni idrattive hanno scelto per la loro ultima creatura uno schema più tradizionale con ammortizzatori e molle, uno schema McPherson semplificato all'anteriore e ruote interconnesse al posteriore. Un po' la mancanza di sospensioni Citroën si sente. La C4 è confortevole, tendente allo sportivo nelle regolazioni, con qualche saltellamento nelle curve sconnesse affrontate in velocità. Qualche incertezza che viene ben ripresa dal telaio senza che siano necessarie abilità particolari del pilota ma il comfort delle idrattive... forse però sarebbe difficile offrire un prezzo così interessante.

COMANDI!

Il servosterzo elettroidraulico ad assistenza variabile ha sempre il giusto peso ma conserva quel minimo di scarsa sensibilità appena si inizia a sterzare in velocità. Sensazione a cui si fa l'abitudine e che ho notato soprattutto nella prova della 1.6 HDI, non al volante della 1.6 a benzina. Il cambio non ha note caratteristiche, sempre piuttosto facile da manovrare e abbastanza veloce. I freni sono ben dimensionati, con buoni spazi di frenata e facili da dosare.

MILLESEI

Il motore a benzina di scelta media sembra più bolso di quanto in effetti non sia, ha bisogno di essere spremuto per dare il massimo e offrire prestazioni più che soddisfacenti per un millesei a benzina. Peccato che dopo i 3500/4000 giri diventi particolarmente rumoroso e copra l'ottimo lavoro di insonorizzazione svolto sulla scocca.

MILLESEI HDI

È il motore ideale per la Citroën C4, HDI dell'ultima generazione frutto dell'accordo tra il gruppo PSA (Peugeot-Citroën) e Ford. Sempre disponibile anche a basso numero di giri e silenzioso, fa dimenticare l'uso del cambio e non ha bisogno di essere strapazzato per dare il meglio di sé. Il consumo combinato dichiarato di più di 20 km/litro, poi, è interessante per chi non è amico dei benzinai.

DUEMILA HDI

Ventotto cavalli in più rispetto alla 1.6 HDI non sono pochi ma la piacevolezza di guida del millesei fanno sembrare la differenza di cavalleria molto più limitata. È comunque un ottimo motore, da scegliere se badate alle prestazioni pure ma, tra i due HDI, la maggior spesa rispetto al 1.6 da 110 cavalli (2000 euro) non vale la pena.
Pubblicato da M.A. Corniche, 24/11/2004
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