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Chevrolet Epica


Avatar Redazionale , il 04/05/06

17 anni fa - Poca spesa tanta resa con la Epica

Poca spesa tanta resa. A un prezzo da compatta top di gamma Chevrolet Epica offre tanto spazio, dotazione completa e qualità che teme pochi confronti.

COM'E' Il nome è pretenzioso, ma Epica segna una svolta per la seconda vita del marchio Daewoo, quella sotto la bandiera Chevrolet. La nuova leggendaria berlina è il primo modello nato dalla gestione congiunta coreano-americana. Il risultato, comunque, non ha i numeri per entrare nella leggenda ma non le mancano le doti per entrare a far parte della lista della spesa automobilistica. A partire dal prezzo.

A MUSO DURO Come le bambine con nomi da attrici o da modelle che devono sempre dimostrare di esserselo meritato, anche la Epica vuole evitare lo scherno che rischiano le Sharon taglia 52 extra-forte. Il frontale della Chevrolet Epica è importante, con un paraurti generoso, il nasone alto e i fari all'indietro, ispirati dalla BMW Serie 5. E anche le dimensioni sono da superberlina, con 35mm in più in lunghezza (4.805x1.810x1.450mm) rispetto alla Daewoo Evanda che la Epica sostituisce.

DAMMI UNA CINQUE La Serie 5 deve piacere parecchio ai designer americo-coreani che anche per la coda non hanno lesinato riferimenti bavaresi, come la forma puntuta delle luci nella vista di lato. E anche la coda è importante, massiccia, un po' BMW ma anche un poco Audi A6 in alcune linee che tagliano luci e bagagliaio, e comunque più gradevole di quella di alcune berline acclamate. In mezzo a cotanto frontale e a cotanta coda le fiancate finiscono per sembrare un po' banalotte.

RIGA All'interno lo stile è molto rigoroso e funzionale, con la consolle centrale divisa in zone di servizio ben definite e con comandi grandi e chiari. Due visori indicano il funzionamento del climatizzatore e le selezioni dell'impianto stereo, con un piccolo vano chiuso sopra il primo, utile per riporre piccoli oggetti da tenere a portata di mano, come il telefono cellulare. La pelle non è un primo fiore, ha un aspetto un poco plasticoso, ma è sempre meglio di un tessutaccio.

SEI IN FILA PER UNO Per il cuore della Epica in Chevrolet hanno scelto di non badare a spese e, al posto di un plebeo quattro cilindri, si trova a proprio agio nel vano motore un sei cilindri in linea, disposto trasversalmente tra le due ruote anteriori che sono anche motrici. Qui l'esempio BMW è stato seguito soltanto in parte... Il sei cilindri non è un mostro di potenza, con 144 cavalli a 6400 giri e 195Nm a 4600 giri, sufficienti per 207 km/h di velocità massima e 9,9 secondi per lo 0-100km/h. Il cambio è a cinque marce, manuale di serie e automatico optional. In arrivo anche un turbodiesel duemila da circa 150 cavalli e 310 Nm di coppia massima entro la fine dell'anno. Nell'attesa anche la Epica è disponibile con l'impianto GPL.

SCELTA FACILE Chi sceglie Epica ha vita facile: un motore e un allestimento disponibili facilitano gli indecisi. L'allestimento è il più lussuoso della famiglia Epica con airbag frontali, laterali e a tendina, sedili in pelle, climatizzatore automatico, sensori di posteggio, cruise control, retrovisori regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente, cerchi in lega da 17", sensore pioggia e sedile guida regolabile elettricamente. Il prezzo è davvero interessante: 22.500 euro, 23.750 se si vogliono anche gli agi del cambio automatico.

COME VA Rigorosa la Chevrolet Epica, un po' tedesca nella sua austera precisione costruttiva e qualitativa. Niente a che vedere con le plastichine da imballo del supermercato delle prime coreane. Ormai i concorrenti sono i tedeschi. La Epica, poi, trasmette una piacevole sensazione di spazio e di luminosità, un ambiente confortevole in cui viaggiare.

IN PIEDI La posizione di guida non è modernissima, con il volante troppo vicino alla plancia e la seduta davvero troppo alta per una berlina dall'aspetto anche poco pacioso. Unita alla pelle dei sedili un po' scivolosa, si ha un appoggio poco stabile nelle curve. Il volante ha la corona troppo stretta, da utilitaria e non trasmette la sensazione di guidare un macchinone da quattro metri e 80.

SSSSSHT Davvero notevole è il silenzio che regna a bordo. Il motore non si lamenta nemmeno quando interviene il limitatore di giri e al minimo è impossibile capire se è acceso o spento. In marcia, oltre al motore, anche di rotolamento delle ruote, di vibrazioni e di fruscii aerodinamici non se ne parla proprio. In questo la Epica è davvero da leggenda...

MORBIDO FILTRO Le sospensioni, confortevoli ma senza cadere nella insicura mollezza delle prime coreane, assicurano buone doti dinamiche di guida e anche un perfetto filtraggio delle irregolarità della strada, un ulteriore contributo al comfort. Nelle classiche manovre di emergenza, attaccandosi ai freni nel pieno della curva, la Epica lascia scivolare un poco la coda verso l'esterno, ma sempre per gradi e in maniera molto controllabile.

LIPIZZANA Perfetta per il piccolo passo, per la guida contemplativa più che per il tempo sul giro, la Epica è anche una valida compagna quando si ha fretta, a patto di tenere su di giri il suo sei cilindri, regolare come un orologio Swiss made ma un poco bradipo nelle riprese ai bassi regimi. Il cambio automatico è moderno, con cambiate veloci e dolci, e rende la Epica davvero perfetta per chi cerca la guida senza stress.


Pubblicato da Redazione, 04/05/2006
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