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BMW Serie 6 Gran Coupé, ora anche in video


Avatar di Andrea  Rapelli , il 25/08/12

11 anni fa - Due porte in più per la coupé di Monaco. La BMW Serie 6 Gran Coupé è elegante e prestazionale.

La BMW Serie 6 Coupé conquista l'aggettivo Gran, s'allunga e si fa un filo più pratica. Con prestazioni da urlo sfida Audi A7 Sportback, Mercedes CLS e Porsche Panamera.

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INCROCI La Serie 6 coupé è poco pratica, la Serie 7 è semplicemente troppo costosa e un po' ingessata nell'aspetto. Questo devono aver pensato a Monaco di Baviera nel progettare la BMW Serie 6 Gran Coupé, un po' granturismo un po' berlina. Per andare a dare del filo da torcere a rivali del calibro di Mercedes CLS e Audi A7 Sportback, ma anche – perché no – alla Porsche Panamera.

GRAN LUNGA L'aggiunta delle due portiere posteriori ha comportato un aumento di lunghezza quantificabile in 11 cm, che portano il totale a 5 metri tondi. Con una linea che, guardare per credere, non ha minimamente risentito dell'innesto. Parabrezza e lunotto striminziti e inclinati, fiancate possenti, posteriore sodo: senza dubbio la BMW Serie 6 Gran Coupé è una delle berline sportive stilisticamente più riuscite degli ultimi anni. Come inizio – è la prima coupé a 4 aperture nella storia del Marchio – direi che non c'è male. Piccola caduta di stile la terza luce stop larga come il lunotto, talmente ampia da sembrare quasi un'installazione after-market.

CHAISE QUASI LONGUE Con quel padiglione lì – penserà qualcuno – bisognerà lavorare come contorsionisti al Circo Togni per accomodarsi dietro. E invece, se non siete watussi, sulla BMW Serie 6 Gran Coupé avrete pochi problemi per testa e gambe. Altrimenti, sia l'ingresso sia la permanenza a bordo, visto il tetto così rastremato e basso, potranno essere poco felici. Discorso a parte per il (malcapitato) quinto passeggero: va bene per tragitti brevi, perché fra le ginocchia si ritrova le propaggini del tunnel centrale – delle dimensioni di un serbatoio da moto – mentre la testa sfiora il soffitto e i piedi danno fastidio a quelli degli altri passeggeri. Va meglio nel capitolo bagagliaio: la bocca è irregolare, tuttavia la scheda tecnica recita pur sempre una capienza da 460 a 1.265 litri, con gli schienali posteriori abbattibili (60/40) di serie.

FESTIVAL DEL LUSSO L'accostamento cromatico Individual dell'esemplare in prova, con tutta probabilità, incontrerà poco i gusti dell'italico pubblico: alla pelle marroncina dei sedili, infatti, abbina inserti in simil legno bianco, quasi marmorei. Questioni estetiche a parte, il design e la disposizione dei comandi ricalcano quelle delle altre BMW, quindi trovare difetti è compito arduo. Montaggio e qualità dei materiali, infatti, soddisfano anche il perfezionista, con un senso di fatto bene talmente reale che si può quasi toccare con mano.

CAVALLERIA RUSTICANA Da che BMW è BMW, la tecnologia motoristica è punto di forza: sulla Serie 6 Gran Coupé trovano posto, per il momento, un benzina e un turbodiesel, entrambi di 3 litri e 6 cilindri in linea. Il primo, che spinge la 640i, sfoggia la tecnologia Twin Power Turbo (un solo turbo del tipo Twin Scroll) capace di esprimere 320 CV e 450 Nm da 1.300 a 4.500 giri, per uno 0-100 km/h di soli 5,4 secondi. Il secondo conta invece su due turbocompressori che erogano 313 CV totali, con una coppia di 630 Nm, disponibili da 1.500 a 2.500 giri. Identico il dato sullo 0-100, diversissimi i consumi: per il benzina la Casa dichiara 7,7 l/100 km e 179 g/km, che diventano 5,6 l/100 km e 148 g/km per il turbodiesel. In arrivo, nel terzo trimestre, pure un 4.4 litri V8 benzina biturbo, anche in versione xDrive, accreditato di 450 CV (650i).

SEMPRE CONNESSI Leggere le mail, aggiornare lo status di Facebook, consultare i tweet più recenti: bastano un iPhone, un cavo (e un'interfaccia da almeno 160 euro) per rimanere sempre connessi al mondo. Navigando nei menu del proprio melafonino o smartphone che sia con il manopolone dell'iDrive. Naturalmente, sulla BMW Serie 6 Gran Coupé non manca una sfilza di dispositivi elettronici per la sicurezza di marcia da far impallidire una portaerei: cruise control attivo con funzione stop&go, Lane Change Warning, Lane Departure Warning, Head-Up display, Night Vision, assistente fari abbaglianti, assistente di parcheggio con telecamera posteriore... Praticamente tutti optional.

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IMPEGNATIVA Con tutta probabilità, staccare un assegno da 81.000 (BMW 640i Gran Coupé) fino a 92.050 euro (640d Gran Coupé Futura) è nelle piene possibilità dei fortunati che prenderanno in seria considerazione l'oggetto. Tuttavia, il listino crea qualche perplessità se il metro di paragone rimane tarato sulla Mercedes CLS, in particolare la 350 CDI da 265 CV (ok, 48 in meno rispetto alla 640d), che si porta a casa con soli 71.427 euro, quasi 14.000 in meno rispetto alla Serie 6 Gran Coupé a gasolio in allestimento base. Il divario aumenta con l'Audi A7 3.0 TDI, dotata della stessa potenza della bavarese, che vien via per 66.800 euro mentre si assottiglia con la Porsche Panamera Diesel, spinta dal V6 di 3 litri capace di 250 CV e offerta a circa 84.000 euro.

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CHIUDERE I BOCCAPORTI Sulle prime, l'abitacolo restituisce una sensazione un filo claustrofobica, che dopo qualche minuto scompare, perché ci si accorge di essere molto dentro l'auto, ben inseriti. In effetti, la posizione di guida, piuttosto bassa e ampiamente regolabile, ha un solo difetto: la visibilità. Davanti si fatica a capire dove mettere il musone in manovra e nelle viuzze strette, dietro, il lunotto lascia un sacco di spazio all'immaginazione. Meno male che, per 440 euro, potete almeno affidarvi alla telecamera posteriore.

URCA CHE GASOLIO Guidare una vettura lunga 5 metri e larga 1,89 – che fa segnare sulla bilancia più di 1.800 kg – sulle strette e scivolosissime stradine della Sicilia occidentale è come cercare di governare un elefante in un negozio di cristalli. Soprattutto se sotto il cofano c'è un 6 cilindri a gasolio da 313 CV, con un cambio automatico a 8 rapporti (strepitoso!) che fa di tutto per mettere in crisi le gommone posteriori. Perfino esplosivo ai medi nell'erogazione, continua imperterrito a spingere, grazie alle due turbine, fino ai 5.000 giri, dove il limitatore cala la mannaia. Con un sound perfino coinvolgente e senza particolari vibrazioni. Chapeau. Diverso il carattere del benzina: il turbo singolo crea un filo di lag in più al pedale e, complice la diversa erogazione della potenza, non si avverte quell'esplosività tipica del turbodiesel. In compenso, non manca un allungo da star male: fino a 7.000 giri è goduria pura.

GENTLEMEN DRIVER Quello che dovete tenere bene a mente è che la BMW Serie 6 Gran Coupé non è una sportiva tout-court. Certo, grazie all'Integral Active Steering (le ruote posteriori sterzano fino ad un massimo di 3 gradi, di serie sulla Futura) e all'Adaptive Drive (4.040 euro) si può anche guidare brillanti, ma le sensazioni che si ricavano, soprattutto nello stretto, sono filtrate da una massa importante: sembra sempre che l'auto vi tenga nascosto qualcosa. Lo sterzo a rapporto variabile è direttissimo e preciso ma lo si vorrebbe più pronto al centro e un po' meno artificiale nel carico. Settando tutto su Sport+, con gli ammortizzatori che s'irrigidiscono e il controllo di trazione che si prende una pausa caffè, il motore permette di esibirsi in gustosi mini-traversi (soprattutto con la 640d, grazie alla valanga di Nm) prontamente soffocati dai chip appena prima che la situazione si metta male. Decisamente meglio quando la strada s'allarga: lì', telaio e motore permettono di viaggiare a medie elevatissime con una precisione di guida sorprendente e un comfort più che buono, trasformando la Serie 6 Gran Coupé in una velocissima annulla-distanze che vi farà giungere a destinazione freschi e riposati.

VIAGGIARE IN PRIMA Sotterrata l'ascia di guerra, si può anche giochicchiare con le altre 3 modalità di guida: Eco Pro, per risparmiare carburante, Comfort e Comfort+, per rendere via via più soffici le sospensioni, con differenze nitidamente percepibili dal fondoschiena. La taratura del reparto sospensivo si comporta bene nel 95% delle situazioni ma, con i pneumatici barra 45 calzati dalla vettura provata, digerire tombini e buche secche non è affatto facile. Nessun problema neppure per l'isolamento dall'aria esterna, con qualche decibel di troppo solo nella zona del lillipuziano parabrezza alle alte velocità.

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Pubblicato da Andrea Rapelli, 25/08/2012
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