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Prova

BMW Serie 5 2014


Avatar Redazionale , il 10/10/13

10 anni fa - Poche nuove, buone nuove

Non si può certo parlare di rivoluzione, ma tant'è: la BMW Serie 5 2014 si rinnova nei dettagli e in alcune motorizzazioni, confermando di essere la prima della classe quando si parla di Gran Turismo

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UNA E TRINA Tra tutte le sei generazioni della BMW Serie 5 apparse sinora sul mercato, l’ultima è senza dubbio quella di maggior successo. Nell’arco di un triennio o poco più ha infatti raggiunto e superato il traguardo del milione di esemplari venduti, portando il totale di tutti i tempi a oltre 6,6 milioni. A farne un best-seller ha contribuito anche la scelta furba della Casa di declinarla in tre varianti di carrozzeria: berlina, amata specialmente negli Stati Uniti ma considerata un’icona un po’ a tutte le latitudini, Gran Turismo, nettamente la preferita all’ombra della Grande Muraglia, e Touring, che trova invece il maggior numero di estimatori in Europa e in particolare in Germania e in Italia. Per restare in vetta al segmento E, l’intera gamma della BMW Serie 5 2014 si concede ora il classico restyling di metà carriera. Di questo aggiornamento avevamo già anticipato qualcosa nei mesi scorsi ma adesso vale la pena di entrare un po’ più nello specifico, con il model year 2014 già nelle vetrine delle concessionarie.

CI VUOLE OCCHIO Per distinguere a prima vista i nuovi esemplari occorre un certo occhio clinico. Basti pensare che gli unici interventi a livello di lamiera si segnalano nella coda della Gran Turismo, resa più sportiva e grintosa, oltre che più capace, con il volume utile del bagagliaio che aumenta di 60 litri e ora va da 500 a 1.700 litri. Per il resto non cambiano nemmeno le sagome dei gruppi ottici: le luci posteriori sono riviste giusto nell’organizzazione interna, mentre i fari sono ora allo xeno su tutta la gamma, con l’opzione di proiettori full Led dotati anche di abbaglianti automatici adattativi. Lievi differenze si segnalano anche a livello del paraurti, delle prese d’aria frontali e del doppio rene, oltre che nella parte bassa del fascione posteriore, ma si tratta sempre di interventi fatti in punta di matita che comunque danno i loro frutti dando una limatina al Cx, che per alcuni esemplari scende fino a 0,25

NEW ENTRY Una novità interessante, specie per noi italiani che tanto amiamo i turbodiesel BMW a quattro cilindri è poi l’ingresso nella famiglia della BMW Serie 5 2014 di una nuova versione d’accesso. Si tratta della 518d, che monta il noto due litri turbodiesel della 520d ma non nella configurazione da 184 cv, bensì in quella soft, da 143 cv, peraltro già vista su altri modelli del Gruppo. Nel caso della berlina, per fare un esempio, la scheda tecnica dice che la 518d scatta da 0 a 100 in meno di 10 secondi, può superare comodamente i 210 km/h e si accontenta di 4,5 litri da gasolio nei 100 km del ciclo misto di omologazione. Si allarga verso il basso anche l’offerta delle versioni a trazioni integrale (soluzione scelta da circa un cliente su tre della Serie 5), con l’arrivo della 520d xDrive, disponibile con carrozzeria a tre volumi o wagon.

AMPIA SCELTA All’altra estremità deli listino affila invece gli artigli Sua Maestà la 550i, che, grazie una rivistazione della meccanica, dichiara ora un 10% di cavalli in più (450, per la precisione) a fronte di un taglio dei consumi del 17% (8,6 litri/100 km con carrozzeria berlina) e delle emissioni nocive (199 g/km di CO2). Nel mezzo la gamma continua a svilupparsi come di consueto, con un fronte diesel popoloso, con la già nominata 520d, la 525d da 218 cv, la 530d da 258 cv, la 535d da 313 cv e la M550d triturbo da ben 381 cv. Alla pompa verde si riforniscono invece la 520i da 184 cv, la 528i da 245, la 535i da 306 cv, la suddetta 550i e la poderosa M5, da ben 560 cv. Chiude il gruppo la Active Hybrid 5, full hybrid da 340 cv totali. Non tutti i motori sono però disponibili con le tre carrozzerie e per avere un quadro più esatto è meglio consultare i listini allegati qui sotto in formato pdf, che danno anche un’idea precisa delle sconfinate possibilità di personalizzazione della BMW Serie 5 2014.

UN BEL PACCHETTO Vale comunque la pena di anticipare che la nuova organizzazione prevista per la gamma introduce due linee di allestimento, Modern Line e Luxury Line, scegliendo le quali si prendono in blocco finiture dedicate e accessori a pacchetto. Lo stesso discorso vale più o meno per l’M Sport Package, che dà alla macchina un’aria più aggressiva, e per la variante Business, specificamente pensata con una serie di accessori di serie per facilitare il suo inserimento nelle flotte aziendali.

HIGH TECH Prima di voltare pagina e di passare al “Come va” è infine il caso di dare uno sguardo alle molte primizie che la BMW Serie 5 2014 introduce dal punto di vista dei gadget tecnologici, tanto in ottica di sicurezza quanto di comfort e connettività. Si va per esempio dal cofano bagagliaio motorizzato con apertura e chiusura comandabili anche con le mani occupate, muovendo un piede sotto il paraurti, al nuovo sistema d’infotainment per i passeggeri posteriori con display simili a tablet, passando per l’Harman Kardon Surround Sound System e per un cruise control intelligente, capace di lavorare anche in condizioni di traffico congestionato. A proposito di infotainment, il sistema principale Connected Drive registra importanti evoluzioni, anche se, come tutti questi dispositivi, risulta in pratica in perenne sviluppo. Azionabile anche tramite un pomello iDrive di ultima generazione, con touch pad sulla parte superiore della manopola, può arrivare a fare della macchina una sorta di ufficio su ruote, con tanto di collegamento a internet, accesso alle mail, agenda integrata con lo smartphone di turno e chi più ne ha più ne metta. Certo che attingendo a piene mani dal menù degli optional bisogna mettere in preventivo una cifra ben diversa da quelli che sono i primi prezzi della gamma, pari a circa 43.750 euro per la berlina, 46.300 euro per la Touring e 54.650 euro per la Gran Turismo.

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E’ QUELLA DI SEMPRE Nel caso della BMW Serie 5 2014 vale più che mai il detto “niente nuove, buone nuove”. Avendo già trovato a suo tempo la quadratura del cerchio, ovvero un invidiabile equilibrio tra guidabilità e comfort, gli ingegneri di Monaco di Baviera si sono guardati bene dallo stravolgere il progetto esistente in occasione di questo restyling. E in questo quadro è normale che i riflettori siano tutti per la versione nuova arrivata, ovvero per la versione 518d.

AFFINITA’ DI COPPIA Tanto vale dirlo subito, senza fare tanto i misteriosi: non bisogna essere vittima di pregiudizi e pensare che i 143 cv indicati nella scheda tecnica siano pochi per una macchina come la BMW Serie 5 2014. Il dato che conta di più nell’uso quotidiano è un altro ed è quello relativo alla coppia massima, che, con i suoi 360 Nm disponibili già a 1.750 giri, permette di non rimpiangere unità più prestanti nella quasi totalità delle situazioni.

DUE MARCE IN PIU’ Ciò vale soprattutto quando a fare da spalla al motore c’è l’eccellente cambio automatico Steptronic a otto marce. Il fatto di avere due marce in più rispetto alla trasmissione manuale fa sì che il motore rimanga più spesso nella fascia più favorevole della curva di erogazione, che è quella intermedia, a tutto vantaggio della fluidità della progressione e della prontezza delle risposte quando s’interviene sul pedale dell’acceleratore. Cronometro alla mano, tra l’altro, l’automatico promette di ottenere un tempo di 9,6 secondi nello 0-100, un decimo in meno di quanto si può fare indovinando tutte le cambiate fai-da-te con il manuale.

IN MEDIO STAT VIRTUS Chiaramente qualche piccolo limite emerge alle due estremità della curva di erogazione. Ai regimi più bassi il quattro cilindri bavarese è sornione ma non graffia quando si cerca uno spunto cattivo, mentre in allungo finisce con l’avere presto il fiato corto. D’altro canto la 518d è una versione che si sceglie più con la testa e con il portafoglio, non con il piede destro. Per placare i pruriti sportivi nel catalogo ci sono altre proposte, come per esempio già la 525d, che ha sempre cilindrata di due litri ma ha un temperamento più sportivo: grazie alla sovralimentazione bistadio, può vantare 450 Nm già a 1.500 giri, con un picco di potenza di 218 cv.

VENTO IN POPPA Tornando alla 518d con cambio Steptronic, un plauso va anche all’efficienza della funzione di “veleggiamento” associata alla modalità EcoPro dell’Adaptive Drive (che è il dispositivo che regola in un colpo solo l’elettronica di bordo e che ha anche i programmi Sport e Comfort). Per apprezzarne le qualità basta rilasciare l’acceleratore a una velocità intermedia, sugli 80-100 km/h, e vedere come il sistema disaccoppi il motore dalle ruote, permettendo alla macchina di scorrere senza freno motore e senza sforzo apparente anche per lunghi tratti di strada, tagliando così i consumi.


Pubblicato da Paolo Sardi, 10/10/2013
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