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Prova

BMW Serie 4 coupé


Avatar di Mario Cornicchia , il 03/10/13

10 anni fa - Non c’è Serie 4 senza che la 3 sia senza (coupé). Guarda il video

Si scorpora dalla Serie 3 e diventa BMW Serie 4 Coupé, un salto nella scala dei numeri BMW per avvicinarsi alla Serie 6. Al volante, la solita guida sportiva impeccabile, gran controllo, gran divertimento

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PARI E DISPARI Non c’è il 2 senza il 3 ma non c’è il 4 senza che la 3 sia senza, senza la coupé. Nella gamma della Serie 3 non esiste più la versione coupé, sostituita ora dalla BMW Serie 4 che vuole somigliare di più alla sorella maggiore Serie 6. Nel futuro della gamma BMW c’è il gioco dei pari e dispari, con le pari sempre più affini tra loro come saranno le dispari. In realtà se la Serie 4 si fosse ancora chiamata Serie 3 coupé nessuno si sarebbe accorto di un distacco così netto dalla famiglia 3.

FINTA GRANDE Più grande della Serie 3 coupé la nuova BMW Serie 4 comunque lo è davvero. Non tanto come dimensioni in senso stretto (+26mm in lunghezza), ma come presenza. Ha più muscoli, parafanghi più bombati e un frontale che, pur riprendendo il motivo dei fari legati al doppio rene BMW, è più basso, più affilato, più sportivo. Sensazione sottolineata anche dalla carreggiata anteriore più larga di 45 millimetri rispetto alla Serie 3 coupé. Con una bella bocca sotto al paraurti che corre come una mascherina nera di Diabolik da una parte all’altra.

RESPIRA Se il frontale è da Serie 3, sono il fianco e la coda le viste che si avvicinano di più alla Serie 6. Il fianco è bello scolpito e il passo più lungo di 50mm rende le proporzioni ben dosate. Quattro sono gli assetti disponibili ma già quello di serie, più basso di 10 millimetri, rende tutto omogeneamente sportivo. Gli Air Breather, le branchiette di estrazione dell’aria dietro la ruota anteriore, migliorano la ventilazione all’interno dei parafanghi diminuendo anche la resistenza aerodinamica e danno un tocco racing al fianco.

EFFETTO MERKEL La coda è resa più importante, giustificando meglio il salto di numero, dai parafanghi grandi, bombati e muscolosi, che ora diventano il punto più largo della carrozzeria (182cm, +43mm) della Serie 4. I fianchi larghi fanno spazio a una carreggiata posteriore più larga di ben 80mm e il paraurti posteriore si adatta alle nuove proporzioni della coda e si ispira alla Serie 6, più importante nel suo gonfiore strizzato dalle luci. Il tetto è più basso di 16 mm e il lunotto si allunga molto verso la coda, inclinandosi e confermando ancora l’idea di coda del proiettile.

DRIVE PAD All’interno, lo stile dell’abitacolo riserva poche sorprese rispetto alla impostazione della Serie 3 se non il nuovo sistema iDrive nella nuova variante Touch Controller, con il pomellone grande e largo che, oltre alle normali funzioni spingi-ruota-clicca è anche un pad su cui scrivere con la punta del dito, lettera per lettera, un indirizzo, per esempio, oppure per spostare il cursore sulla cartina geografica interattiva. Un bel gioco, ma il sistema di riconoscimento vocale è decisamente più pratico e sicuro.

QUATTRO CON La Serie 4 tiene fede al suo nome ed è omologata per quattro persone, con spazio anche per chi ha deciso di sedersi dietro decidendo di cimentarsi in un piccolo esercizio di contorsionismo, come in tutte le tre porte sportive. Malgrado il lunotto inclinato, il bagagliaio ha una bocca larga ed è sufficientemente capace (445 litri) per le esigenze vacanziere di tutti e quattro gli ospiti, oppure si adatta, abbassando gli schienali posteriori 40/20/40, anche alle esigenze di due ma anche di tre che non vogliono lasciare a casa proprio nulla.

VENTO IN POPPA Tra le innovazioni tecnologiche della BMW Serie 4 c’è anche la nuova funzione del pacchetto Efficient Dynamics, la funzione Sailing che, tra i 50 e 160 km/h in modalità ECO PRO, provvede a far veleggiare la 4 scollegando il motore dalle ruote, praticando automaticamente quello che da neopatentati chiamavamo follone, ovvero via la marcia e dentro il folle per risparmiare benzina, in discesa o prima di un semaforo. La Serie 4 aggiunge anche l’amico che conosce la strada, il Preview Assistant, che suggerisce quando è il momento giusto per sollevare il piede, prima di curve, limiti di velocità, rotatorie e centri abitati. Al follone, poi, pensa lui.

LA FAMIGLIA La gamma dei motori disponibili per la BMW Serie 4 coupé è tutta sovralimentata con tecnologia TwinPower e non porta novità alla famiglia di motori BMW. Al lancio del 5 ottobre sono disponibili le 420d  (184cv, 380Nm 1.750-2750 giri, 240 km/h, 0-100 km/h 7,5 sec, 4,8l/100km), le 428i (due litri, quattro cilindri, 245cv, 350 Nm 1.250-4.800 giri, 250 km/h, 0-100 km/h 5,9 sec, 6,7 l/100km) e le 435i (tre litri, sei cilindri, 306cv, 400Nm 1.200-5.000 giri, 250 km/h, 0-100 km/h 5,4 sec o 4,9 sec. con xDrive, 8,1 l/100km), con prezzi a partire da 41.200 euro fino a 54.300 euro. Da novembre la famiglia si allarga con la 420i da 184 cavalli anche con trazione integrale xDrive, la 430d da 258 cavalli e 560Nm oltre alla 435d da 313cv e 630Nm, allargando la forbice del prezzo a 37.600 in basso e a 57.000 euro in alto. Per tutte cambio manuale sei marce di serie, oppure automatico otto marce optional (2.300 euro).

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NEROCROMO Tre linee di allestimento cambiano non soltanto la dotazione ma anche lo stile esterno e interno della Serie 4 coupé, lavorando su forma e colori di alcuni dettagli, dal doppio rene alle prese d’aria, dagli specchi agli Air Breather, dai cerchi alle finiture interne. Sport Line si gioca la carta del nero lucido, Luxury del classico cromo lucido e Modern quella del cromo opaco. Per chi non si accontenta è disponibile anche il pacchetto M Sport che, oltre a una serie di dettagli M per l’interno comprende anche un intero kit aerodinamico per paraurti e sottoporta.

3+1 NON FA 6  Sì è vero, alcuni richiami alla Serie 6 sono evidenti, soprattutto in coda, ma la BMW Serie 4 è a tutti gli effetti una Serie 3 coupé, nelle dimensioni, nelle proporzioni e nello stile. Non che sia un male, al di là del numero, la sostanza non cambia. Il fascino non le manca, specie nella coda che, rispetto alla Serie 3 coupé, è ora decisamente più muscolosa e importante. Per rendersi conto meglio di quanto la BMW Serie 4 coupé sia differente dalla Serie 3 coupé, è meglio accostare due foto. Al di là dello stile, è proprio una questione di presenza scenica sulla strada, decisamente più importante per la 4 malgrado le dimensioni siano sostanzialmente le medesime.

SARTORIALE All’interno c’è la classica impostazione BMW nello stile, con il nuovo schermo tablet introdotto proprio dalla Serie 6 e questa Serie 4, come la Serie 3, mi sembra che sia più curata e più premium di alcune BMW degli anni scorsi. Anche per la BMW Serie 4 coupé c’è la solita, eccellente, sartoriale posizione di guida, con  le escursioni di volante e sedile chilometriche pronte a soddisfare qualsiasi esigenza, dalla guida sdraiata con i glutei a livello pavimento, fino a quella da trespolo da pappagallo. A scelta. I sedili sportivi, con lo strapuntino per le cosce che si allunga in avanti, sono sempre, da anni, tra i migliori sedili per viaggiare e per infilarsi a fuoco nelle curve.

PANCIA A TERRA E infilarsi a fuoco nelle curve con la Serie 4 coupé è proprio facile facile, com’è tradizione BMW, specie per i suoi modelli sportivi. Con la 4 mi sembra sia ancora migliorato il bilanciamento, al 50% su ogni asse, facendola sembrare quasi senza peso. Pesa 25 kg in meno rispetto alla Serie 3 coupé e ha il baricentro più vicino a terra di tutte le BMW, non superando la soglia dei 50 centimetri ma, soprattutto, è un ulteriore perfezionamento della ottima guida BMW, inarrivabile dalle concorrenti.

TUTTO SOTTO CONTROLLO Tiro qualche marcia con la 420d su una strada di collina, non proprio diritta e nemmeno piatta, sono sereno, non mi sembra di stare esagerando ma butto un occhio alla base del parabrezza e l’head up display full color mi avvisa che sono oltre i limiti (quelli autostradali). E qualche decina di metri dopo mi aspetta un bel tornante. Freno, scalo fino alla seconda e via, dentro nel tornante, no problem. Ci riprovo, disinserisco tutti i controlli e mi butto di nuovo dentro al tornante dando gas a fondo e via, la coda parte e la controllo senza problemi, gli alberi a lato della strada non mi preoccupano, ho tutto sotto controllo. Con facilità. Ecco, questa è la guida BMW dalla Serie 3 degli anni 90, divertente ma in pieno controllo, è facile applicare le tecniche di guida, con sicurezza.

COMFORT SPORTIVO Guida exciting, come la definirebbero gli anglosassoni, ma anche tanto comfort. Deve avvisarmi l’head up display che sto esagerando: anche se la strada non è il rettilineo di Monza e nemmeno il fondo gli somiglia, il comfort è tale, acustico e di assorbimento delle sospensioni, che sottovaluto la velocità. Anche la sensazione di sicurezza e di controllo è un fattore di comfort importante portando vicino a zero lo stress di non essere padroni della situazione.

CONCERTO SENZA STECCA Non c’è bisogno nemmeno di giocare selezionando la mappatura SPORT o SPORT+ per divertirmi, anche in COMFORT  il divertimento è nella genetica della BMW Serie 4  coupé, si sta comodi e ci si diverte. Lo sterzo Servotronic di serie è sempre impeccabile in ogni situazione, i freni non si stancato e si prestano a staccate da pista come a frenate da autista e il cambio automatico 8 marce è il primo optional che deve avere la Serie 4 coupé, con le marce che sembrano infinite tanto le cambiate sono quasi inavvertibili, la logica di gestione quasi telepatica e la marcia sempre adeguata alla situazione.

A GASOLIO! Per la prima prova in anteprima sono disponibili 428i e 420d. Pur essendo riusciti a dare un sound quasi da 6 cilindri al quattro cilindri duemila turbo della 428i, la scelta del motore a benzina per me è riservata a chi non vuole avere la puzza sotto il naso, quella del gasolio. Oppure a chi vuole la trazione integrale xDrive (ma che sarà disponibile anche per le Serie 4 a gasolio). Anche se il turbo TwinPower fa miracoli nel portare fluidità e coppia ai bassi regimi, la prontezza del quattro cilindri a gasolio della 420d è imbattibile. Anche se sulla carta la 428i dà una bella birra alla 420d, e così è anche nella pratica nello 0-100, la sensazione di prontezza del diesel, quella bella scarica di coppia che ti consente di metterti di traverso se vuoi senza strangolare il motore, non mi fanno nemmeno pensare alla 428i. Senza contare gli ormai mitici consumi da utilitaria dei diesel BMW.


Pubblicato da M.A. Corniche, 03/10/2013
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