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Prova su strada

Bmw 330d


Avatar Redazionale , il 01/08/01

22 anni fa -

C'era una volta il diesel puzzolente, veloce come un bradipo e dal rumore agricolo. Ora c'è il diesel che vince alla 24 Ore del Nürburgring. La nuova belva Bmw vince il premio per la turbodiesel più sportiva, facendo concorrenza alla sorella 328i. Anche nel prezzo, per la prima volta inferiore a quello della versione a benzina.

LA NOVITA’ Concorrenza in Casa Bmw: 328i vs 330d. Rivali a partire dal prezzo, per la prima volta a favore della versione diesel che costa 68.000.000 di lire, un milione in meno rispetto alla versione a benzina. Costa meno e con una dotazione più ricca la 330d, portando in dote anche i cerchi in lega da 17 pollici dal nuovo disegno a razze sottili (ma sono sempre disponibili tra gli optional quelli a 5 a 7 razze). Sulle qualità della Serie 3 già si è detto tutto (vedi la prova completa), dal design perfetto alla qualità, dal piacere di stare a bordo alle doti dinamiche. Con il nuovo motore, già adottato dalla Serie 5 e dalla Serie 7, diventa una vera sportiva dalle superprestazioni alimentata a gasolio. Con i cromosomi della 320d che ha vinto la 24 del Nürburgring.

TUTTO DI SERIE Nel prezzo è compreso tutto quanto ci si aspetta di trovare di serie: antifurto con telecomando, autoradio, bracciolo anteriore, climatizzatore automatico, computer di bordo, retrovisore interno autoanabbagliante, oltre ad Abs con CBC (Cornering Brake Control, il sistema che evita sbandate se si compie una frenata di emergenza in curva), controllo elettronico della stabilità con controllo di trazione ASC +T. Chi desidera personalizzare la propria 330d ha comunque a disposizione la solita lista infinita di optional.

IL MOTORE è un vero concentrato di tecnologia. Il sei cilindri è alimentato a iniezione diretta, adotta lo schema common rail, il turbocompressore a geometria variabile, l'intercooler per il raffreddamento dell'aria compressa e quattro valvole per cilindro. Tecnologia che sulla scheda tecnica si traduce in numeri fondamentali, come i 184 cavalli (135 kW) a 4.000 giri e la coppia da autoarticolato: 390Nm tra 1.750 e 3.200 giri. Se già sembravano numeri da maggiorata quelli del motore 2.500 tds, primo vero diesel sportivo con 143 cavalli a 4.600 giri e 280Nm a 2.200 giri), quelli del nuovo motore vanno ben oltre l'incremento di cilindrata (+ 17% contro +29% di potenza e +40% di coppia). La 330d raggiunge i 227 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi. La 328i, con 193 CV raggiunge i 240 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 7 secondi.Gli intervalli di manutenzione sono previsti ogni 22.000 chilometri, buona notizia per il borsellino e per la comodità di frequentare poco le officine Bmw.

AL VOLANTE Sul piacere di stare a bordo di una Serie 3 e su come al posto di comando ci si trovi a proprio agio non è nemmeno il caso di tornare: la posizione di guida è sempre perfettamente adattabile alla propria taglia grazie alla doppia regolazione del volante, alla regolazione in altezza del sedile e alla impostazione studiata al millimetro per ottenere una posizione corretta per la guida sportiva. Manca il supporto lombare regolabile, dettaglio di cui si sente la mancanza nei viaggi lunghi.

BELLA E BESTIA Sulla Serie 3, il motore 3 litri, abbinato per ora soltanto al cambio manuale a 5 marce, ha una doppia personalità. Con potenza e coppia da vendere si adatta a tutte le situazioni. Si può marciare in quinta a 1000 giri senza sentire strappi o far soffrire il motore. Si può adottare una guida tranquilla per portare a spasso la nonna e il motore risponde sempre bene consentendo una guida fluida e rilassata. La silenziosità straordinaria per un diesel a iniezione diretta contribuisce poi a rendere anche i lunghi viaggi molto comodi.
Ma si può anche aver bisogno di effettuare un sorpasso o si può anche aver voglia di guidare veloci e mettere alla prova le ottime doti del telaio della Serie 3. Sopra i 1.500 giri e fino alla zona rossa la 330d accelera senza smettere mai con un’accelerazione poderosa che schiaccia nei sedili. Ai sorpassi non bisogna nemmeno pensare: in un attimo si è già davanti al doppiato, in souplesse, come un centometrista supererebbe un jogger della domenica.

328i vs 330d Forse sulla carta la 328i è più veloce e più rapida nello scatto, ma per ottenere le accelerazioni dichiarate nella scheda tecnica è necessario prepararsi allo scatto come alla partenza di un gran premio, con motore su di gir e acceleratore a tappeto. Con la 330d le accelerazioni brucianti sono all’ordine del giorno, dopo ogni sosta al semaforo: è sufficiente premere un poco di più e aspettare che l’ago del contagiri tocchi la tacca dei 1.500 per decollare e vedere le altre auto rimpicciolirsi nello specchio retrovisore. Quasi involontariamente.
E poi la 330d vince sul fronte consumi: con un litro si percorrono in media, secondo quanto dichiarato, circa 15 chilometri, 18,5 se si considera soltanto il ciclo extraurbano. Quanto basta per un’autonomia di 1100 chilometri. La 328i, poco assetata per essere una 2.800 sei cilindri a benzina, percorre in media 11 km/litro nel ciclo extraurbano. Di preziosa benzina verde, ormai quasi più costosa del buon vino.

di M.A.Corniche
23 novembre 1999


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001