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Audi Q5


Avatar Redazionale , il 16/07/08

15 anni fa - L'Audi Q5 Arriverà su strada a novembre

Dopo la Q7, che veste una taglia XXL, l'Audi presenta una seconda Suv, di dimensioni stavolta più compatte e gestibili. La Audi Q5 arriverà su strada a novembre, con tre motori e l'immancabile trazione integrale permanente quattro. I prezzi partiranno da circa 41.000 euro.

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LA SORELLA DI OBELIX All'Audi l'hanno fatta grossa. Anzi, per dirla tutta, l'hanno fatto grande e grossa. Non una marachella ovviamente, ma la loro prima Suv, la Audi Q7. Sarà perché forse non volevano correre il rischio di passare inosservati, sarà perché in America certe auto piacciono così, fatto sta che su strada la tutto terreno di Ingolstadt svetta un po' come Obelix, l'amico oversize di Asterix caduto nella pozione magica da bambino. Logico quindi che all'ombra dei quattro anelli volessero darle una sorellina. Et voilà la Audi Q5, già vedette del Salone di Pechino e ora pronta a sbarcare sul mercato in autunno.

A BOCCA APERTA A voler ben vedere anche l'ultima nata non è poi così "ina": metro alla mano, misura 463 cm per 188 di larghezza e 165 di altezza. Ce n'è abbastanza per poter parlare di downsizing senza nemmeno un'ombra di "vorrei ma non posso". La presenza scenica della Audi Q5 è notevole e non serve essere grandi fisionomisti per cogliere il family feeling con il resto della gamma. La calandra single-frame, qui più vorace che mai, i fari rettangolari che si spingono all'indietro e gli sbalzi ridotti ai minimi termini sono i geni forti, tipici dei membri della tribù Audi.

LATO B Rispetto alla Audi Q7, però, la Q5, avendo evitato di fare indigestione di ormone della crescita, ha un'aria più aggraziata. Le dimensioni più compatte le regalano un maggior equilibrio tra i volumi e le permettono anche di non metterein soggezione i meno esperti. Il frontale cattura l'attenzione per la suaaria grintosa ma deve contendere i flash dei fotografi a una coda ben tornita. Al termine di un padiglione leggermente spiovente, c'è infatti un portellone appena bombato e solcato da parte a parte da unmotivo ad arco che dà alle luci un taglio molto geometrico e moderno.

GIUSTO PER LA CRONACA Nell'insieme il colpo d'occhio è sportivo, con la Audi Q5 che sembra ben piantata a sulle ruote, senza essere però rasoterra. Giusto per la cronaca, anche se ben pochi clienti si sogneranno mai di avventurarsi nel fuoristrada vero, in Audi parlano di numeri di tutto rispetto per una off-road.Pendenza massima superabile di 31°, angoli di attacco e di uscita di 25°, altezza minima da terra di 20 cm e capacità di guado di 50 cm sono cifre che hanno poco da invidiare alla concorrenza più blasonata. Giusto l'angolo di dosso di 17° non è eccezionale ma all'utente della Q5 interessa sicuramente di più che il passo di 281 cm gli garantisca un'abitabilità degna di una berlina di rango e una capacità di carico compresa tra i 540 e i 1.560 litri.

TRAPIANTO Il numero coincide con quello della nuova A4 e non è affatto un caso, visto che le due auto hanno in pratica lo stesso pianale e lo stesso schema meccanico. Nel gruppo Volkswagen sono maestri nello sfruttare le economie di scala e così sulla Q5 si ritrovano anche componentistica e propulsori della banca organi di famiglia, anche se debitamente rivisti e aggiornati. L'abitacolo, per esempio, mantiene l'impostazione tradizionale, con la console rivolta verso il guidatore, ma con forme esclusive. Scontato è poi l'impiego della trazione integrale permanente quattro, con ripartizione base della coppia motrice 40-60 tra le ruote anteriori e posteriori.

 LAVORI IN CORSO Quanto invece ai motori, la gamma Q5 si articola per ora attorno a tre proposte, tutte note anche se tirate a lucido per il nuovo abbinamento. La versione più attesa utilizzerà il turbodiesel 2.0 TDI in configurazione da 170 cv e 350 Nm (204 km/h, 0-100 in 9,5 secondi e 14,9 km/litro di media), che guadagna in questa occasione un nuovo impianto di iniezione. Quando inizierà la prevendita, a settembre (con consegne a partire da novembre), sarà possibile averlosolo con il cambio manuale a sei marce, mentre in un secondo tempo sarà disponibile anche in alternativa il cambio robotizzato a doppia frizione S tronic a sette marce. Questo tipo di trasmissione è standard invece con gli altri due motori, il due litri TFSI a benzina da 211 cv e 350 Nm (222 km/h, 7,2 secondi e 11,8 km/litro) e il tre litri V6 TDI da 240 cv e 500 Nm tondi tondi (225 km/h, 6,5 secondi e 13,3 km/litro). In un secondo tempo, ai primi del 2009, la gamma si amplierà anche con l'arrivo del 2.0 TFSI a cambio manuale e del V6 3.2 FSI da 270 cv con cambio S tronic.

UNA E TRINA Per il momento è presto per parlare di prezzi. L'unica notizia che si ha è che partiranno da circa 41.000 euro. Qualcosa trapela anche in tema di allestimenti, con tre versioni previste. Quellabase avrà di serie tra le altre cose cerchi in lega da 17" gommati 235/65, poggiatesta di sicurezza, clima automatico, radio con lettore CD e mp3, divano regolabile e schermo a colori da 6,5". Il livello intermedio, Advanced, disporrà in aggiunta di proiettori xeno plus con lavafari, luci di posizione a Led, cruise control, sistema di assistenza al parcheggio, stereo di miglior qualità e cerchi maggiorati da 18". Al top ci sarà infine la Q5 Advanced plus, con luci adattive e MMI plus con navigatore a disco rigido e lettore DVD.

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ONE SIZE FITS ALL L'abitacolo della Audi Q5 non esce dagli schemi classici dell'Audi, con finiture e componenti che appagano tanto la vista quanto il tatto. Il posto di guida è di quelli che meglio si adatta ai piloti di taglia diversa. Gulliver e i lillipuziani possono sedersi tutti comodamente, grazie all'escursione chilometrica del sedile e del volante. Chi viaggia dietro ha centimetri in abbondanza per la testa e le gambe; nemmeno sfruttando i 10 cm di corsa del divano scorrevole le ginocchia arrivano a toccare gli schienali anteriori. La posizione è leggermente rialzata, a tutto vantaggio della visibilità, che è discreta nonostante il formato della Audi Q5 non sia proprio tascabile. La maneggevolezza è buona anche negli spazi stretti, complice il diametro di sterzata tutto sommato contenuto, ma il sistema di assistenza al parcheggio può fare comodo.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Un altro bel modo di far lievitare il conto del concessionario è acquistare il dispositivo chiamato Audi Drive Select. Il sistema permette di settare l'elettronica dell'auto in molteplici modalità: una più sportiva, una più confortevole, una automatica e, al limite, una anche personalizzata secondo i parametri preferiti dal pilota. Con un solo tastino sulla plancia si possono quindi regolare le risposte del motore, dell'eventuale cambio S-Tronic e dello sterzo, oltre che, nelle versioni più evolute, gli ammortizzatori. Così equipaggiata, la Q5 asseconda con uguale disinvoltura i pruriti sportivi nel misto e la voglia di comodità lungo i percorsi più dissestati.

DOUBLE FACE Con la funzione Dynamic e l'assetto irrigidito, la Audi Q5 entra in curva più svelta, senza esitazioni o inerzie. Caricando meno la ruota anteriore esterna, si dimostra piacevolmente anche più pulita e neutra in fase di percorrenza. La posizione Comfortè invece la scelta giusta quando si guida in panciolle. Anche l'asfalto più butterato non turba la quiete dei passeggeri, specie se non ci si è lasciati tentare dai cerchi di diametro maggiorato nel listino optional, spettacolari (ce n'è anche da 20") ma che limitano l'altezza del fianco del pneumatico e, nel contempo, la sua capacità di incassare colpi. Anche priva dell'Audi Drive Select, la Q5 si dimostra però un ottimo compromesso. In curva si sente un po' che il peso non è quello di una piuma. Tuttavia resta sempre la possibilità di divertirsi in tutta sicurezza, senza che buche e ondulazioni shakerino e vertebre.

NON PLUS ULTRA Quanto ai motori, è inutile dire che il massimo è rappresentato dal V6 3.0 TDI. L'erogazione lineare e possente al tempo stesso è quel che serve per esaltare la versatilità della Audi Q5. In particolare piace la forza sprigionata ai regimi intermedi. Una simile caratteristica consente di viaggiare a passo sostenuto senza alcuno sforzo per la meccanica e con un ridotto impegno psico-fisico anche da parte del pilota.

DUE (LITRI) E LODE! Anche le due unità da due litri fanno comunque la loro onestissima figura e la loro scelta non è certo da vivere come un ripiego. Anche se le previsioni di vendita lo relegano al probabile ruolo di semplice comparsa nel listino, il 2.0 TFSI a benzina regala un sorriso a 32 denti. La turbina di dimensioni ragionevoli, l'iniezione diretta della benzina e il nuovo sistema di alzata variabile delle valvole AVS fanno un gioco di squadra che ha del commovente. Il tiro è robusto sin dai bassi, con una coppia di 350 Nm costante tra i 1.500 e i 4.200 giri capace di fare impallidire un motore a gasolio. Il quattro cilindri tedesco non fa una piega neppure se gli si chiede di fare gli straordinari e allunga deciso, con acuti squillanti, ben assecondato dal cambio S tronic, sempre un esempio di rapidità e dolcezza.

SEMPREVERDE Proprio il cambio robotizzato a doppia frizione manca per ora nel ruolo di spalla al turbodiesel 2.0 TDI, che, dal canto suo, conferma ancora una volta le sue ottime doti. Anche con il nuovo impianto d'iniezione, il suo punto di forza si conferma l'omogeneità di comportamento lungo tutta la curva di erogazione. Elastico e pastoso nelle riprese da bassa velocità e sportivo quando si entra con decisione sull'acceleratore, oltre che sempre parco nei consumi, resta il predestinato best-seller della gamma.


Pubblicato da Paolo Sardi, 16/07/2008
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