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Prova su strada

Alfa Romeo 166 2004


Avatar di Mario Cornicchia , il 26/09/03

20 anni fa -

Finalmente l'ammiraglia Alfa si leva il naso posticcio e svela la sua vera identità. E la sua arma più potente contro le tedesche diventa lo stile.

COM’E’

Bei fianchi la 166 li ha sempre avuti. E anche un bel posteriore. Sulla faccia, però… niente a che vedere con la grinta e lo stile della sorella minore, della 156. Fari piccoli piccoli, scudetto appiccicato, grigliette da aria condizionata. Un frontale spurio che poco aveva da spartire con l'eleganza e l’originalità degli altri tre lati della 166. Ora invece la 166 ha una gran bella faccia, forse la più bella della famiglia Alfa.

GIU’ LA MASCHERA

Con la Nuova 166, cade la maschera: ora l’ammiraglia ha il frontale che si merita. Lo scudetto è grande, importante ma non troppo, e movimenta la forma del cofano con la nervatura centrale che in Alfa chiamano Stella Cometa. Sotto il paraurti, due grandi bocche di ventilazione che si assottigliano verso i lati riprendono il classico tri-lobo delle Alfa del passato. Riusciti anche i nuovi fari, grandi quanto basta, puntuti al centro ma quasi rettangolari ai lati, importanti e originali nel disegno. Insomma, un bel mix di passato e moderno, una bella faccia da Alfa. Ora la 166 è omogenea in ogni sua vista. Per eleganza, carattere e originalità è forse la più riuscita delle ammiraglie del segmento E.

LA LUCE

Il frontale è la vera novità estetica della Nuova 166. All’interno l’Alfona rimane invece uguale nella impostazione ma migliora nei materiali e cambia nei colori per rendere più luminoso l’abitacolo. Lo stile della plancia, tuttora moderno e originale, con un tocco di sportività Alfa, non cambia ma acquista colorazioni differenti e tono su tono. Così come il resto dell’abitacolo, che offre nuove combinazioni fino a portare alla scelta di tre ambienti differenti: elegante, sportivo e classico. Elegante, sui toni del beige; classico, sul grigio, e sportivo, tutto nero. Tatto e vista trasmettono impulsi di buona soddisfazione ai recettori del cervello.

CUORE SPORTIVO

Oltre alle sospensioni, rivedute e corrette in profondità nelle regolazioni, l’altra novità sono le versioni riviste di due motori già noti. Il 2.4 JTD cinque cilindri diventa Multijet e respira grazie a 4 valvole per cilindro per 175cv di potenza massima (contro 150 della 2.4 JTD 10V) e 385 Nm a 2000 giri (contro 305 a 1800 giri), con il 90% della coppia già disponibile tra 1750 e 3500 giri. Velocità massima di 222km/h (contro 210) e 0-100 in 8,9 secondi (contro 9,9). Si evolve anche il motore 3 litri V6 a benzina che diventa 3,2 litri con 240cv e 289Nm a 4800 giri, per 245 km/h e 0-100 in 7,4 secondi. Restano disponibili anche tre motori a benzina (2.0, 2.5V6 e 3.0V6) e il 2.4 JTD 10V.

CINQUE O SEI

Due nuovi cambi sono disponibili per la Nuova 166. il cambio manuale è ora a sei marce per tutte le versioni. Chi preferisce l’automatico può scegliere tra un quattro marce abbinato ai motori a benzina o a un nuovo cinque marce Aisin abbinato al 2.4 JTD 20V. Un cambio dal progetto moderno, autoadattativo, integrato con Abs e VDC che scala nelle frenate più ripide, non cambia marcia in curva, parte in seconda o in terza su a scarsa aderenza e limita lo sforzo sul pedale del freno quando ci si trova fermi al semaforo disinserendosi.

LA GAMMA

Sei motori, quindi, e tre allestimenti principali. Impression, con cerchi in lamiera, dotazione di sicurezza completa (airbag frontali, laterali e a tendina, Abs con Ebd), radio con Cd, schermo multifunzione da 5 pollici, climatizzatore automatico, fendinebbia e sedili con regolazione elettrica dello schienale. Progression, che aggiunge la plancia bicolore, il sensore pioggia e il controllo elettronico di stabilità. Distinctive, con lavafari, sedili anteriori a regolazione elettrica, sedili rivestiti in pelle, fari bi-xenon, specchio interno elettrocromatico e cruise control. Ai tre allestimenti base si aggiunge la 166 Luxury, con plancia e pannelli portiere in pelle pieno fiore e 166 Ti, con assetto ribassato, cerchi da 18 pollici e sedili in pelle con logo Alfa Romeo ricamato sugli schienali.

PREZZI

Da 33.300 Euro per la 2.0 TS Impression a 51.800 per la 3.0 V6 24V Sportronic Luxury. Chi preferisce il gasolio spende da 35.300 euro per la 2.4 JTD Impression a 49.500 euro per 2.4 JTD 20V Sportronic Luxury.

COME VA

La novità principale della 166 è estetica, con il nuovo frontale. All’interno la Nuova 166 mantiene l’impostazione della 166 lanciata nel 1998. Una impostazione non di ultima generazione, quindi, ma nemmeno preistorica. Il sedile di guida non si abbassa quanto si vorrebbe e quanto basterebbe a far sembrare il volante meno orizzontale, ma si trova comunque un buon compromesso per viaggiare comodi. Meglio comunque di alcune concorrenti dell’ultima generazione.

IN FONDO AL TUNNEL

Il passeggero non apprezza, invece, il largo tunnel che si allarga alla base del sedile, limitando lo spazio per i piedi quando non tiene le gambe distese. Lo spazio ai posti anteriori è un po’ misurato per una ammiraglia da 470 centimetri di lunghezza massima, ma più che sufficiente per persone di corporatura normale. Forse effetto della forma sportiva con il tetto basso. Comodi i posti posteriori e ampio il bagagliaio, con una bocca sufficiente larga per rendere confortevoli carico e scarico.

MULTIJET

L’attenzione va al nuovo JTD Multijet da 175 cavalli. Un motore moderno nell’impostazione ma meno moderno sul fronte del rumore: il cinque cilindri non è un mostro di silenziosità, soprattutto quando sale di giri, una presenza sotto il cofano di cui ci si rende conto quando si preme sull’acceleratore. Rumore (sopportabile, comunque) a parte, il JTD è molto elastico nella guida nel traffico, riprende benissimo anche in sesta a 1.500 giri ed è sempre pronto a tirare senza cedimenti fino a 4500 giri, l’inizio della zona rossa. Alcuni motori concorrenti hanno più pepe, ma rimane tra i primi della classe in quanto a prestazioni.

SEI MARCE

Il JTD 20V è elastico quanto basta per rendere la guida stress free e per consentire una sesta sufficientemente lunga da rendere i viaggi comodi e risparmiosi ma senza compromettere il carattere Alfa. Il nuovo sei marce funziona bene, è veloce nei cambi marcia, ha marce ben spaziate e si utilizza senza pensare, come un vecchio amico.

AISIN

Non è un acronimo ma il nome del produttore giapponese del cambio automatico a 5 marce. giapponese di origine ma mediterraneo nelle logiche di funzionamento messe a punto da Alfa Romeo. I cambi marcia sono piuttosto dolci e ben ragionati dalla centralina elettronica di controllo, tanto da non far venire voglia di utilizzare il comando manuale sequenziale. L’automatico ragiona bene, ha un buon feeling con il pilota, scala quando frena, non cambia in curva e al semaforo si apprezza la funzione che disinserisce il cambio evitando il fastidio di premere con forza sul pedale del freno.

BOSTIK

Ottimo il lavoro dei tecnici Alfa sull’assetto. La 166 è molto stabile, reattiva anche a scarti improvvisi senza che la coda perda sincronia con il frontale, sempre pronta a seguire le manovre senza scomporsi. Con una guida sportiva e oculata l’elettronica anti-sbandata se ne può dormire sonni beati. La regolazione degli ammortizzatori è buon compromesso tra comfort e reattività sportiva. Una vera Alfa.
Pubblicato da M.A. Corniche, 26/09/2003
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