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Renault Clio GT Line Energy 110 cv: oltre al look c'è sostanza


Avatar di Luca Cereda , il 26/10/17

6 anni fa - Si guida di gusto, nella sua semplicità

Renault Clio: la prova della 1.5 dCi diesel 110 cv GT Line

Si guida di gusto, nella sua semplicità. Ma qualche cosa si può migliorare

C'E' GT... Le sigle sportive sono fatte per essere interpretate. Renault ne usa tre (GT-Line, GT, RS), ciascuna con un significato preciso. Tra una GT e una RS c'è già un confine netto. Lo testimonia ad esempio la Mégane, che porta entrambe le mostrine con una bella differenza nella guida. Per capire meglio cosa intendo, leggete qui la prova della gamma GT e RS all'autodromo di Modena.

E GT Ci sono poi le Renault GT-Line, che della sportività fanno una questione prettamente estetica. Tutto fumo e niente arrosto, direbbe qualcuno. Ma ciò non significa che una Renault GT-Line, in questo caso caso una Clio, non si possa con piacere: anche se è a gasolio, anche se i cavalli si fermano a 110, anche se non ha un telaio ad hoc. Per tacere delle driving mode e di altre diavolerie riservate alle piccole che fanno sul serio, a partire – tanto per restare in famiglia - dalla Clio R.S.

VIVA LA SEMPLICITA' La Renault Clio attuale ha, di suo, un telaio talmente sano da insaporire anche il casa-ufficio. Non parlo di emozioni, sia chiaro: mi fermo alla pura piacevolezza. Uno sterzo pronto e parlante, un assetto rigoroso, che invita quasi ad osare quando le curve s'infittiscono, cambiate secche e una posizione di guida vicina all'asfalto ma assolutamente centrata con il resto della carrozzeria, senza handicap quando ci si muove nel traffico. Cose semplici, insomma, ma affatto scontate. Specialmente se combinate assieme.

GOMITO BASSO Tutto il resto è normalità. Sulla mia Clio GT-Line di driving mode ce n'è una sola, ECO, fatta apposta per risparmiare: missione compiuta alla luce dei 5,6 litri per 100 km (quasi 18 km/l) dichiarati dal computer di bordo alla fine del test, tra città, extraurbano e tratti di tangenziale. E il motore, il collaudato 1.5 dCi a gasolio, ha tanti pregi ma non il temperamento. Con la sua coppia in basso, semmai, si riparte svelti senza perdere tempo.

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TIRATA IL GIUSTO Così, pur nell'ordinario, vien facile guidare col sorriso. La Clio è rigida ma non sostenuta, e anche con gomme dalla spalla ribassata (205/45) riesce a smorzare bene gli ostacoli più secchi. Trovo scomodi, semmai, i sedili GT Line dai fianchetti più pronunciati: troppo stretti per le mie spalle plasmate dal basket.

GRINTOSA Per il resto ho apprezzato le caratterizzazioni di questa versione, dai cerchi specifici al diffusore scuro, passando per il terminale di scarico rettangolare e la speciale verniciatura Blu Iron. Grintosa senza diventare tamarra, con pedaliera in alluminio, bocchette bicolor e rivestimenti con cuciture a contrasto la Renault Clio GT-Line prova ad alzare il tono dell'abitacolo, tallone d'Achille della Clio di oggi. Più per un fatto di qualità percepita che di completezza, perché l'infotainment ha tutto, è intuitivo e chiaro, soprattutto nel comunicare informazioni relative alla guida (consumi, autonomia, stile di guida). Magari avrei gradito un navigatore più reattivo e pronto ridisegnare la rotta, ecco, volendo proprio essere pignoli.

A FINE CARRIERA Per il resto la Clio attuale gode di buona salute ed è ancora una delle migliori sulla piazza delle compattine. Ha davanti a sé ancora più di un anno di carriera (leggi qui per scoprire quando uscirà e come sarà la nuova Clio) e la necessità, al prossimo giro, di cambiare qualcosa. Le piccole del gruppo VW (Polo in primis, ma anche la Seat Ibiza) e alcune rivali recentemente rinnovate come la Nissan Micra, hanno infatti sollevato l'asticella della competizione. Diventando più capienti, spaziose, tecnologiche e più adatte al ruolo di prima auto di famiglia.

CARICA BENE In tutto questo la Clio ha qualche margine di miglioramento: nella qualità percepita in abitacolo e nell'insonorizzazione, così come nelle tecnologie di assistenza alla guida (c'è il cruise, ma non la frenata automatica d'emergenza). Non fatevi ingannare dal bagagliaio, che nascosto dal posteriore sfuggente di questa hatchback potrebbe sembrare piccolo; i suoi 300 litri sono sinceri, ben sfruttabili e ricavati su un piano ampio e regolare. Tra la soglia e il pavimento c'è uno scalino alto. Piccolo dazio da pagare per avere un minimo di carico in altezza.  


Pubblicato da Luca Cereda, 26/10/2017
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