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Mercedes Classe B 200 d Premium Tech: lusso e spazio "in saldo"


Avatar di Luca Cereda , il 26/03/18

6 anni fa - Abbiamo provato la monovolume della Stella in un allestimento vantaggioso

Mercedes Classe B 200 d Premium Tech: prova, opinioni, prezzo

I SUV avanzano, ma la monovolume della Stella regge e taglia i prezzi degli optional. L'abbiamo guidata per una settimana

NON E' TEMPO PER NOI Lunga vita alle monovolume. Fuori moda, fuori posto? Non secondo Mercedes, che ha rinnovato la fiducia nella sua Classe B, confermando la l'uscita di una terza generazione nel 2019 e rilanciando il modello attuale con la Mercedes Classe B Tech, serie particolarmente vantaggiosa nel rapporto contenuti prezzo. Il tutto mentre, inutile negarlo, i SUV compatti si sono mangiati una fetta del mercato MPV e le vendite, anche per la Classe B, sono in calo nel mercato europeo.

BELLA RICCA Si va contro logica. Perché quanto spazio e facilità di carico nessuno batte le monovolume, anche quando sono compatte (4 metri e 39 centimetri da paraurti a paraurti) come la Mercedes Classe B. Che condisce il tutto con un'eleganza da vera Mercedes e, nel caso della B 200d Automatic Premium Tech approdata nella redazione di MotorBox, un bel carico di optional. Per 2.300 euro in più si aggiungono benefit per un totale, listino alla mano, di valore superiore (oltre 5.200 euro, nella fattispecie). Tra questi i fari a LED ad alte prestazioni, che da soli costerebbero circa 1.000 euro, il sistema multimediale Comand Online (oltre 3.600 euro) con schermo da 8'', navigatore e servizi di connettività Mercedes Me Connect, e il Parktronic (circa 800 euro), che riconosce se lo spazio di parcheggio “calza” e poi assiste le manovre d'ingresso - agisce sul volante ma chi guida deve controllare cambio, acceleratore e freno.

CARICO FACILE Ma è soprattutto a livello di immagine che a Stoccarda hanno saputo elevare il genere, cosicché la B non sfiguri nei parcheggi dei salotti buoni malgrado né fuori dai locali più “in” malgrado forme non proprio da icona sexy. Qui persino si esagera con inserti a effetto carbonio e tappezzeria griffata AMG. Il lavoro di fino, però, non va a discapito del pragmatismo tanto caro a chi – ancora- sceglie di andare contro corrente e contro la moda: soglia di carico bassa (61 cm) e perfettamente piatta, bagagliaio ampio (488 litri che diventano 1.547 ripiegando i sedili) con fondo regolabile su due livelli e tanti piccoli portaoggetti su consolle centrale e tunnel, per chiavi, portafoglio e telefonino. Per rendere la Classe B, oltre che capiente, anche versatile si può optare per l'Easy Vario Plus, un optional che – tra le varie cose- rende il divanetto scorrevole (fino a 14 cm) e i suoi schienali regolabili in inclinazione, oltre che frazionabili.

GUIDA ATIPICA Da buona monovolume la Mercedes Classe B è anche un'auto ariosa e luminosa: tanto lo spazio interno (anche per cinque) e tanta la luce che filtra dalla vetratura generosa. Parabrezza e lunotto regalano la giusta visibilità in manovra, e forse questo – parlando di pura guida - è l'ultimo punto di contatto tra la Classe B e le monovolume classiche. Per il resto ci si avvicina molto all'universo della Classe A, a partire dal posto guida, che non obbliga a stare sul trespolo. Anzi, si può stare in basso senza penalizzare la visuale, con ben 17 gradi di regolazione.

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VICINA ALL'ASFALTO E' anche ben assettata, e un pelo troppo rigida per essere una monovolume. Su questa versione le sospensioni si abbassano di ulteriori 16 mm e in città, passando su buche e dossi, le risposte, tendenzialmente secche, non sono sempre cortesi. Di sicuro amplificano questa sensazione i cerchi da 18'' AMG con gomma dalla spalla ribassata (/40) che monta l'esemplare in prova.

REATTIVA Anche lo sterzo è più corposo e diretto del normale, il che è solo un bene. Concorre a una guida precisa, non troppo disturbata dai rumori (sia di motore sia di fruscii), a tratti divertente, almeno finché non si esagera. Se infatti l'assetto rende questa Mercedes-Benz piuttosto composta tra le curve e poco incline a coricarsi, forzando il passo il sottosterzo fa capolino. In modo sempre prevedibile e progressivo, però.

PUNTUALE Mette invece tutti d'accordo l'abbinamento tra il 2.1 litri turbodiesel e il cambio automatico 7G-DCT, soprattutto quando si avanza nel traffico. Con la leva in “D”, questo doppia frizione asseconda bene le andature rilassate con passaggi di marcia dolci e fluidi, senza mai perdere troppi giri. Se avete fretta potete sempre usare le palette e dettare le cambiate manualmente e, già che ci siete, scegliere il più sportivo dei 4 programmi di marcia del Dynamic Select. Vedrete che anche le logiche di cambiata del 7G-DCT cambieranno: invece di cercare quanto prima il rapporto superiore (per consumare meno) vi lascerà tirare un po' di più le marce.

IL MOTORE Quanto al turbodiesel, ha doti da gran passista. Macina chilometri senza palesare il suo lavorio, sempre piuttosto sommesso, tenendo i 14 km/l alla portata sui lunghi tratti autostradali. A velocità costante, ma un po' più bassa, le percorrenze migliorano ancora un po' (15-16 km/l). 136 cavalli e 300 Nm è quel che mette sul piatto da scheda tecnica: né tanto né poco in termini di prestazioni assolute, ma tutto quel che serve a un'auto come la Mercedes Classe B, anche viaggiando a pieno carico. Soprattutto perché il meglio lo dà dove serve di più: ai bassi e ai medi regimi.


Pubblicato da Luca Cereda, 26/03/2018
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