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Prova

Audi Q7


Avatar di Mario Cornicchia , il 28/03/06

18 anni fa - Grande come un pullman, ma...

Righe e zeppa Anni 70 funzionano ancora per snellire forme massicce. Grande come un pullman, la giga SUV di Ingolstadt mimetizza bene gli ingombri e le masse anche alla guida. Ma l'abitabilità non è eccezionale.

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COM'E' Cinque metri (5.086mm) abbondanti di lunghezza massima, 1 metro e 98 in larghezza e quasi uno-e-settantaquattro in altezza. Misure da maggiorata quelle della Q7, battute in altezza soltanto dal nuovo SUV-furgone di Mercedes, la Classe GL. Per snellire le misure della Q7, Walter de' Silva, responsabile design dell'Audi Brand Group (Audi, Lamborghini e Seat) si è dovuto trasformare nel mago de' Silvan e ha ottenuto un effetto decisamente più filante rispetto alla concorrente stellopuntuta.

TORNA LA ZEPPA

Il primo trucco sta nella zeppa, la fascia nella parte bassa della carrozzeria che, in colore differente, riduce l'impatto delle dimensioni. E poi, l'essersi ispirato alle forme di una wagon, con frontale aggressivo, parabrezza inclinato e lunotto non troppo verticale aiuta a evitare l'effetto furgone. Anche l'altezza è da giga wagon più che da SUV e il risultato è un macchinone dalle linee un po' nervose come usa adesso e delle cui dimensioni ci si rende davvero conto soltanto quando ci si avvicina.

A MUSO DURO

Il frontale è alto come la prua di una nave, con il nasone nero Audi grande come il camino della casa di campagna. Ma i fari dal disegno sfuggente come occhi di ninja e un sapiente gioco di spoiler, luci, bocche e prese d'aria ne riducono parecchio l'impatto visivo sfruttando l'effetto delle righe snellenti, riuscendo perfino a dare al faccione della Q7 una grinta da sportiva.

TUTT'ORECCH

I Le fiancate corrono via veloci con la silhouette da wagon, i retrovisori grandi come le orecchie di Topolino e i parafanghi sporgenti raccordati da una nervatura nella parte bassa delle portiere, proprio sopra la zeppa, che sale verso l'alto nella parte posteriore. Le ruote da 18 pollici sono ben proporzionate alle dimensioni della Q7 ma in catalogo sono disponibili cerchi fino a 20 pollici.

AUDI FERRIES

La coda, ispirata chiaramente nello stile a quella della A6 Avant, è originale nella costruzione, con il portellone che si apre come la poppa di un traghetto, sollevando anche gli spigoli, luci comprese, per ottenere un grande (122cm) e facile accesso al bagagliaio. Non serve la forza di venti braccia per le operazioni di apertura e chiusura ma, per i più pigri e per la gioia dei clienti americani della Q7, è disponibile anche un comando servoassistito. Nella zeppa, poi, sono inseriti i due terminali dello scarico che, insieme allo spoiler sul lunotto, contribuiscono alla immagine da wagon sportiva della Q7.

MI FACCIA IL PIACERE

All'interno, nemmeno da dirlo, regna la solita, piacevole sensazione di ben fatto tipica delle Audi di fascia alta, con materiali di pregio, finiture curate, attenzione al dettaglio e cornicette in alluminio sparse con sapienza e realizzate con grande cura da meritare una toccatina ogni tanto per il piacere dei polpastrelli.

BASSETHOUND

Il disegno del cruscotto è in tre parti classiche, con un visore digitale al centro e due raggruppamenti di strumenti analogici ai lati, disegnati però come gli occhi di un Bassethound, un poco tristi, tirati verso il basso dagli strumenti più piccoli. La solita cornicetta satinata mette ben in evidenza questo disegno, meno evidente sulla A6.

MMI

Al centro, ben visibile, c'è il monitor da 6,5 pollici del sistema MMI, Multimedia Media Interface, di serie monocromatico e abbinato a un impianto audio con otto altoparlanti e lettore CD, ma disponibile anche in versione Plus con undici altoparlanti e 180 Watt, e Colour con schermo da 7 pollici e doppio sintonizzatore radio. Per selezionare le funzioni MMI c'è il solito pomellone simil BMW sul tunnel centrale, facile da utilizzare. Per i fanatici dell'entertainment sono disponibili anche il sistema Bose Sound Surround con processore audio digitale e 14 altoparlanti con un grande subwoofer, un sintonizzatore audio digitale, un sintonizzatore TV analogico/digital.

PANORAMA

Per i claustrofobici c'è l'open sky system, il tetto in vetro lungo 170 centimetri diviso in tre parti: l'anteriore si può inclinare o aprire per 49 centimetri millimetri, la parte centrale è fissa e quella posteriore si può inclinare. A scelta, la Q7 si presta a trasformarsi in limousine, con sei posti e la fila centrale con due grandi poltrone divise da un bracciolo attrezzato; in giga-wagon, con cinque soli posti e 775 litri di bagagliaio, o in pullmino, con 7 posti e 330 litri di bagagliaio, sideguard per tutte e tre le file di sedili e airbag laterali a richiesta per la seconda fila di sedili. Per tutte, la larghezza del bagagliaio è di 116 cm (sì, ci stanno le sacche da golf) e sopra la ruota di scorta da 18 pollici c'è un gavone estraibile a tenuta d'acqua dove riporre, per esempio, gli scarponi da sci gocciolanti. Nella configurazione a 5 posti, dietro la seconda fila di sedili, è predisposto un ulteriore grande vano portaoggetti.

SE IL COSMO NON BASTA

Anche lo stile dell'interno si adatta alle esigenze personali, con inserti in alluminio marlin o in legno naturale radica di noce, frassino olivato e tamo. Per i sedili, tessuto Cosmo di serie oppure pelle Cricket o morbida pelle Verano o Alcanatara/pelle per i sedili sportivi.

TERME

Di serie la Q7 offre un climatizzatore automatico bi-zona, ma è disponibile anche un climatizzatore quadri-zona con comandi separati per i passeggeri posteriori. Per tutte le Q7, poi, un pulsante attiva una pompa dell'acqua elettrica supplementare che sfrutta il calore residuo del liquido di raffreddamento per regolare la temperatura dell'abitacolo.

MOTORI

Due per ora, il V8 4.2 FSI e il 3.0 V6 TDI, a cui seguirà a settembre un V6 3.6 FSI da 280Cv a benzina e, in futuro, anche il V8 4.0 TDI. Il V8 4.2 a iniezione diretta di benzina deriva da quello della RS4 con 350 CV a 6.800 giri/min e 440 Nm a 3.500 giri, di cui l'85% disponibile già a 2.000 giri. 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e velocità massima di 244 km/h. Il V6 3.0 TDI offre 233 CV e 500 Nm di coppia massima, disponibile già da 1.750 giri: 0-100 in 9,1 secondi e 210 km/h, 216 con adaptive air suspension. Per tutte il cambio è automatico Tiptronic a sei marce e servosterzo Servotronic variabile in funzione della velocità.

QUATTRO, BASTA LA PAROLA

La trazione, nemmeno a dirlo, è quattro, con differenziale centrale autobloccante che in condizioni normali distribuisce la potenza al 40% sulle ruote anteriori; cambiando il rapporto, se le condizioni delle strada lo richiedono, arriva fino al 65% alle anteriori o all'85% alle posteriori. Se una ruota gira a vuoto, il bloccaggio elettronico del differenziale (EDS) provvede a frenarla per non disperdere potenza.

PREZZI

Il prezzo supera soglia 50.000, con 52.900 euro per la 3.0 TDI e 69.900 per la 4.2 FSI. La dotazione di serie comprende quanto deve avere una berlina di rango, come gli airbag frontali, laterali (per i posti anteriori) e sideguard, clima bi-zona, sensori pioggia, luci e parcheggio (di serie il livello base, c'è anche la videocamerina tra gli optional, con indicazione virtuale della sagoma della Q7 per valutare se lo spazio è sufficiente per posteggiare), chiave wireless (solo per l'accensione), ESP, EDS. Ma la lista degli optional è tendente a infinito. Tra l'altro, c'è il cruise adattattivo che adegua la velocità a chi precede e, in caso di pericolo, emette un segnale acustico e, dopo qualche strattone ai freni per svegliare il pilota, provvede a fermare completamente la Q7.

COME VA

Delle dimensioni della Q7 ci si accorge quando ci si avvicina e quando si apre la portiera: tutto sembra pensato per esseri umani di una taglia in più, con manone e braccione omologate per la Q7. In realtà anche manine e braccini governano qualsiasi funzione e, anzi, una taglia in meno facilita la salita a bordo. La forma da wagon penalizza un poco l'accesso all'abitacolo, costretti a piegare la testa anche se non si è dei giganti. Soprattutto ai posti anteriori, i montanti del parabrezza molto inclinati rubano spazio per salire a bordo.

SPAZIO SU MISURA

All'interno, la Q7 è molto piena, con una plancia imponente e un bracciolo centrale che sembra un mobile bar, e non si percepisce la sensazione di spazio immenso che le dimensioni esterne lascerebbero supporre. Anche i sedili, però, sono in proporzione, proprio comodi e ampi per tutte le taglie, almeno fino alla seconda fila: se si è scelta l'opzione a sette posti, è meglio sapere che i due posti supplementari, pronti a sparire sotto il piano di carico, sono adatti a ospiti che non superano il metro e 60.

PLANCIA DI COMANDO

Tra i posti anteriori, quello del passeggero è più comodo, in grado di abbassarsi di più rispetto a quello del pilota, che rimane sempre un poco alto per trasmettere fiducia sugli ingombri ai più insicuri. Sempre comodi, razionali e piacevoli da azionare tutti i comandi Audi, con l'MMI tra i più riusciti nella schiera dei comandi a pomellone, con grafiche e logiche di navigazione tra i menu sempre chiare.

MEGLIO DIESEL

Il peso si sente, 23 quintali non sono pochi, ma soltanto perché fa specie sentire motori tanto dotati perdere un poco della loro abituale souplesse e metterci olio di gomito quando, per esempio, la strada inizia a salire. Paradossalmente il V8 4.2 trasmette più rumore all'interno, sempre che si possa chiamare rumore il rombo di un V8, mentre il 3.0 TDI, con tanta coppia ai bassi regimi, è il compagno ideale della Q7, che diventa più agile e pronta a scattare se alimentata a gasolio. Il V8 ha senso soltanto per i veri snob o per chi vive in Germania e viaggia sempre al massimo. E per chi non si preoccupa del conto dal benzinaio: il consumo medio dichiarato per la V8 garantisce 7 km/litro, quasi 10 per la TDI. Nell'uso comune se non guida come al seguito di un funerale è facile ipotizzare meno di 5 km/l per la V8 e 8/9 km/l per la TDI...

DUMBO IN TUTU'

Il peso non si sente per nulla, invece, quando iniziano le curve. La trazione sbilanciata sulle ruote posteriori, il bilanciamento dei pesi sui due assi quasi neutro (52% anteriore) e il buon telaio rendono la Q7 leggera e agile sulle curve, come non ci si aspetterebbe da tanto pachiderma. Lo sterzo è un valido alleato nel programmare le curve e il buon bilanciamento consente manovre anche un po' ardite, anche se il fondo non è né regolare né nelle migliori condizioni di aderenza.

CUSCINO D'ARIA

Delle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, Adaptive Air Suspension, si apprezza la possibilità delle mille regolazioni. Ma su strada, in condizioni normali, alle sospensioni tradizionali non manca nulla, né comfort (meno gommoso che con le AAS), né stabilità. Con le AAS, la centralina varia estensione e compressione delle molle pneumatiche e degli ammortizzatori in base alla modalità scelta (Dynamic, Comfort e Offroad) e alla velocità di marcia. Fino a 120 km/h l'altezza dal suolo è di 180 mm, 165mm in modalità Dynamic, altezza raggiunta comunque se si superano i 120 km/h per più di 30 secondi.

SU E GIU' Superati i 160 km/h per oltre 20 secondi la carrozzeria si abbassa ancora di altri 15 mm. Nella posizione Offroad, fino a 100 km/h, l'altezza è di 205mm, pari all'altezza standard della Q7 con sospensioni normali, e, per superare ostacoli più impegnativi la posizione Lift alza la Q7 fino a 240 mm. La AAS facilitano anche il carico/scarico, abbassando la soglia del bagagliaio di 71 mm (765mm da terra) e compensano il carico se si hanno barca o carrello (fino a 3,5 tonnellate se frenati) al traino (poteva mancare, tra gli optional, il gancio traino che compare e scompare elettricamente?). Per carità, averle può essere utile in alcune situazioni, ma quasi 2.500 euro non sono pochi...

ANGOLO EX-CIECO Novità per la Q7 in tema sicurezza è il side assist che segnala l'arrivo un altro veicolo in avvicinamento sia a destra sia a sinistra, illuminando una batteria di led inseriti negli specchi esterni. Se si mette la freccia per spostarsi, i led lampeggiano violentemente. Il sistema funziona benissimo, peccato che l'uso delle frecce (oltre che degli specchi retrovisori) in Italia sia ormai cafonamente dimenticato e gli effetti positivi del Side Assist siano vanificati in parte.

OFFROAD

Pensate che un pullman non possa affrontare passaggi impegnativi? Sulla carta Q7 promette grandi cose: pendenze fino a 31°, angolo di rampa 21° (24° con AAS), angolo di uscita 23° (25° con AAS) e guadi fino a 500 mm (535 mm con AAS). Niente male e la prova su strada con fango in quantità, salite e sassi non è riuscita a fermare la Q7, anche dove stare in piedi non era proprio facile. Dove non arriva il differenziale centrale arrivano i freni a dirottare la potenza dove serve e dove si trova un minimo appiglio.

ESP DA NEVE

La Q7 ha anche una regolazione Offroad dell'ESP, che consente alle ruote di bloccarsi quanto basta per migliorare la frenata su fondi molto scivolosi come la neve. Se, poi, la discesa si fa ripida e la velocità è inferiore a 20 km/h entra in funzione automaticamente un sistema di assistenza che mantiene costante la velocità ottimizzando la frenata sui singoli freni. L'ESP si prende cura anche di situazioni a rischio ribaltamento e se avete un traino, si prende cura anche di tutto il convoglio, evitando l'innescarsi di ondeggiamenti pericolosi.
Pubblicato da M.A. Corniche, 28/03/2006
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