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Prova

Audi A4 Allroad 3.0 TDI


Avatar di Mario Cornicchia , il 23/11/09

14 anni fa - Due settimane con la Audi A4 Allroad 3.0 TDI, la più piccola delle Allroad. Una idea semplice che funziona sempre.

Due settimane con la Audi A4 Allroad 3.0 TDI più piccola delle Allroad. Una idea semplice che funziona sempre. Assetto un poco rialzato per superare le buche più dure, protezioni su parafanghi e paraurti, ruote grosse e padiglione fino, per godersi la wagon e la sterrata senza doversi muovere con il furgone dalle sembianze di un Suv.

SORELLE CONTRO Una idea nata negli Usa, dall'AMC Eagle, ripresa poi nel 1997 dalla Subaru Legacy Outback, seguita a ruota da Audi e Volvo. Elegantissima, la prima A6 Allroad, con il dettaglio chic del tetto nervato e grigio topo, con dimensioni sempre più impegnative e una grande bocca cromata la ultima serie. Ora la Audi A4 Allroad 3.0 TDI fa sempre più concorrenza alla A6, lunga 472cm per 184cm di larghezza e spaziosa come una maxi wagon, con un bagagliaio capace di 490-1430 litri e profondo 103-178cm, e la Audi A4 Allroad 3.0 TDI è meno cromata e più sobria rispetto alla A6.

BISCOTTO CALDO La scelta per la Audi A4 Allroad è tra un aspetto più rude, con le protezioni nere su parafanghi e paraurti, oppure colorate tono su tono. Meglio rude. La Audi A4 Allroad 3.0 TDI per il mio day-by-day è bianca, ha parafanghi neri e interni in pelle color biscotto. Lì per lì l'accostamento juventino mi sembra un po' forte ma alla fine non mi dispiace per nulla e il biscotto all'interno è caldo e confortevole, corroborato dal buon profumo della pelle Audi Valcona. Il motore è il 3.0 TDI, con 240 cavalli che scoppiano di salute, abbinato alle sette marce del cambio S-Tronic.

ROTELLE SPOSTATE Dotazione di bordo di lusso per la A4 Allroad 3.0, con sistema MMI dal rotellone centrale e audio Bang&Olufsen per viaggiare comodi: l'unica cosa che non capisco ancora è perché il pomello del volume sia a destra della leva del cambio, e a volte mi confondo. Come con la levetta del cruise control, che nel torpore generato dai Tutor scambio a volte con quella degli abbaglianti.

GRAN LUCE Splendidi invece i fari Xenon Adaptive Light: guardano a destra e a sinistra nelle curve e adattano la profondità del fascio alla velocità e lo fanno con tale naturalezza che ci si accorge soltanto di vederci bene in ogni condizione, senza rendersi conto di tutto il lavoro che fanno. Gran luce dal tetto in cristallo della Allroad diviso in due parti, con quella sopra i due posti anteriori ampia e apribile e la tendina a scorrimento elettrico che lascia filtrare luce ma con buona protezione.

DOUBLE FACE Il kit di carico è un'altra soluzione intelligente, specie per la grande cintura bloccabile che, se non si utilizza, tiene lo spazio di due lattine di birra una volta sfilata dai binari che corrono ai lati del piano di carico. Più ingombrante la barra in alluminio che, quando inutilizzata si lascia spingere in fondo al bagagliaio e ruba pochi centimetri di profondità di carico. Con cinghia e barra si possono caricare merci delicate e la Allroad 3.0 TDI è pronta ad affrontare il passo della Raticosa senza fare un coccio. Intelligente anche il piano di carico double face, moquettato o gommato, per borse in cuoio o scarponi infangati.

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CHE COPPIA E sulla Allroad 3.0 TDI si viaggia bene. Al motore raramente si tirano i numeri in giallo o in rosso sul contagiri, sempre prontissimo e addestrato a viaggiare al minimo dei giri con i suoi 500Nm di coppia massima a 1500 giri ben sfruttati grazie alle sette marce gestite da una doppia frizione, veloci a innestarsi in sequenza, da sole o a comando, anche se un po' invadente è la scalata automatica quando si rallenta, con frenate un po' ovali se si mantiene la pressione sul freno costante.

A VOI LA SCELTA Il silenzio regna sovrano a bordo e il comfort complessivo è davvero da prima classe. La "mia" Allroad è dotata anche del sistema Audi Drive Select, con quattro differenti setup: un programma automatico all'avvio ma si può scegliere se pensare al comfort o alla guida sportiva. A seconda della scelta cambiano anche la taratura del volante e del cambio che in posizione Dynamic si rifiuta di inserire la settima.

SETTE IN LOGICA La Allroad cambia effettivamente nel comportamento, decisamente confortevole in Comfort e più diretta e precisa in Dynamic, tirata ma non troppo nella scelta delle cambiate nella configurazione più sportiva anche se mi piacerebbe selezionare autonomamente la logica del cambio. Il motore ha tanta coppia che si può guidare sportivi anche senza tirare le marce e con la settima inserita, serve tirare le marce se si vogliono raggiungere i 100 da fermi in 6,4 secondi.

ARRAMPICATRICE L'altezza minima da terra di 180 millimetri (37mm in più rispetto alla A4 Avant quattro normale) in parte compensata dalle ruote da 18 pollici con pneumatici 245/45 optional della Allroad in prova rendono la guida meno precisa rispetto a una normale A4 con trazione quattro ma sufficientemente veloce anche quando ci si arrampica sugli Appennini, con la trazione che spinge un poco di più sulle ruote posteriori (60%) per rendere la guida più sportiva e tenere a bada il sottosterzo.

BIMBI A BORDO? Sarà per l'altezza da terra compensata in parte da carreggiate più larghe di un paio di centimetri e/o magari per la necessità di farsi un po' buttare dentro le curve che anche stomaci più che collaudati alla mia guida si sono trovati a soffrire un po' di nausea. Se avete bambini gastrodelicati, meglio fare una prova prima di acquistarla…


Pubblicato da M.A. Corniche, 23/11/2009
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