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Car sharing

AlphaCity


Avatar di Luca Cereda , il 09/09/14

9 anni fa - L'auto aziendale condivisa secondo Alphabet

Più che una moda, il car sharing  è diventata una necessità. E in futuro lo sarà sempre di più, tanto per i privati quanto per le aziende, che in Italia possono ora contare su AlphaCity, il corporate car-sharing di Alphabet

SHARING ECONOMY Più che una moda, il car sharing  è diventata una necessità. E in futuro lo sarà sempre di più. Problemi di spazio (entro il 2020 oltre il 60% degli abitanti vivrà in aree urbane) e di costi (ben il 14% del budget familiare degli italiani finisce in spese di mobilità) ci spingono, anziché al possesso, verso un utilizzo intelligente e calibrato dell’auto come mezzo di trasporto. Dunque, se la formula è furba per l’auto di tutti i giorni (vedi i servizi urbani già attivi) perché non replicarla sull’auto aziendale? Così è nato corporate car sharing. Che adesso, con AlphaCity - un servizio di Alphabet, società del Gruppo BMW - arriva anche in Italia in una formula più completa e tecnologica.

QUELLE DELL’ELICA L’auto aziendale condivisa secondo Alphabet tende una mano all’azienda e l’altra al dipendente, che può ricorrervi anche per uso privato. AlphaCity si basa sostanzialmente su una formula di noleggio a lungo termine con un sovrapprezzo – a detta del provider – minimo per la gestione di una serie di servizi ad hoc. Le auto noleggiabili sono tutte Mini o Bmw. Al parco Alphacity si aggiungeranno presto i più recenti modelli del Gruppo (ad esempio la Serie 2 Active Tourer) e, soprattutto, la i3.

LOG-IN Un’azienda che stipula un contratto Alphacity accede a una piattaforma di gestione apposita con uno spazio dedicato. A loro volta, si registrano alla medesima piattaforma i dipendenti, intestatari di una card RFID e di un PIN grazie ai quali possono usare l’auto aziendale. Niente chiavi, come nel Car2Go: si appoggia la tessera al parabrezza e – se disponibile – l’auto è tutta vostra. Con una differenza pratica fondamentale, però: l’auto in questione deve essere prenotata precedentemente tramite la piattaforma (basta uno smartphone). In caso di urgenza può essere sbloccata solo dal gestore, una volta contattato il servizio di assistenza.

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THE BIG BROTHER Con AlphaCity, qualsiasi aspetto del car sharing viene tracciato. Viene verificata la condizione dell’auto dopo ciascun utilizzo, e i costi, così come eventuali multe o danni, sono direttamente attribuiti a chi di dovere. La disponibilità di ciascun mezzo è visibile direttamente sulla piattaforma, ma in caso di ritardo sulla consegna chi si è prenotato a seguire deve aspettare. Pulizia, manutenzione e gestione del mezzo sono a cura di Alphabet. Per la benzina c’è una apposita fuel card in ogni auto a noleggio. Il parcheggio di riferimento per la consegna è normalmente un parcheggio aziendale del cliente.

DEMOCRATIZZAZIONE Il dipendente può prenotare l’auto per un viaggio aziendale oppure ad uso privato: in questo caso il canone di utilizzo è stabilito dall’azienda e va in conto all’utente direttamente nel cedolino. Alphacity, oltre ad ottimizzare la gestione del parco auto aziendale serve anche ad estendere il servizio a tutti i livelli dell’azienda: attualmente, infatti, in Italia una minima quantità di dipendenti (24%) accede al benefit dell’auto aziendale, ben più diffuso in paesi come Germania, Inghilterra, Francia e Spagna. Tutto questo nonostante il corporate car sharing, come alternativa all’acquisto di flotte, all’utilizzo di auto private per viaggi di lavoro, di taxi o NCC, non sia una novità assoluta in Italia. Ma lo è in questa particolare formula che, grazie alle tecnologie e alla piattaforma di gestione AlphaCity, aiuta a gestire in maniera più efficiente le auto ad uso collettivo. 


Pubblicato da Luca Cereda, 09/09/2014
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