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Prova su strada

Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde 2014


Avatar di Mario Cornicchia , il 28/07/14

9 anni fa - Col TCT la Mito QV piace nel traffico ma anche quando il gioco si fa duro

Il Quadrifoglio Verde spunta ora anche sul parafango anteriore dell'Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde 2014, che aggiunge la novità del cambio doppia frizione Alfa TCT

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COM’E’ La storia del Quadrifoglio Verde inizia nel 1923 quando Ugo Sivocci lo volle sulla sua Alfa RL e da eterno secondo riuscì, finalmente, a vincere la Targa Florio. Da allora le Alfa sportive non si contraddistinguono con una lettera come M, R, F o con una sigla come RS o ST ma con un benaugurante Quadrifoglio Verde. Anche una piccola come l’Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde. In realtà il Quadrifoglio sulla Mito era già spuntato ma soltanto sotto il cofano prima del restyling 2014. Ora spunta anche sul parafango anteriore ben piantato nel suo immancabile praticello bianco triangolare e aggiunge la novità del cambio doppia frizione Alfa TCT.

CARBON LOOK La personalizzazione estetica della Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde è moderata, oltre allo scudetto benaugurante sul parafango, le finiture cromate diventano brunite, spunta uno spoiler in coda, il paraurti posteriore è reso sportivo dall’estrattore, calza cerchi in lega da 17 pollici, ha pinze freno Brembo rosse e il tubo di scarico si sdoppia. All’interno domina il nero, tra gli strumenti a fondo chiaro spunta un piccolo quadrifoglio, il nuovo volante sportivo ostenta il disegno dello scudetto color alluminio e la plancia si veste in un morbido carbon look.

IN NUMERI Il cuore della Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde è sempre il 1.4 Multiair Turbo benzina da 170 CV (125cv in Normal) a 5.500 giri/min di potenza massima con 250 Nm a 2.500 giri/min (che scendono a 230 in setup Normal), abbinato all’ultima generazione del cambio 6 marce a doppia frizione a secco Alfa TCT, per 219 km/h e 0-100 Km/h in 7,3 secondi a fronte di consumi dichiarati contenuti in 5,4 l/100km nel ciclo combinato.

DNA SPORTIVO Il cambio tiene fede al blasone del Quadrifoglio Verde. È l’ultima generazione del cambio Alfa TCT, il cambio doppia frizione con sei marce e palette al volante gestito nelle sue logiche elettroniche, come il motore, dal selettore DNA posto sul tunnel centrale. Oppure, gestito manualmente dal pilota grazie alle palette sul volante. Il selettore DNA gestisce anche il comportamento delle sospensioni Alfa Active Suspension.

QUANTO VOGLIONO Di serie, oltre alla dotazione e alla personalizzazione QV, la Mito Quadrifoglio Verde ha anche specchi regolabili e riscaldabili elettricamente, sistema Uconnect con schermo da 5 pollici e Bluetooth, lettore Sms, audio streaming, comandi vocali, Mp3, Usb e Aux-In. La Mito QV costa 23.500 euro. Per tutte le Mito, eccetto quelle di attacco, è disponibile anche il Pack QV Line che riprende i dettagli estetici della Mito Quadrifoglio Verde.

COME VA Il restyling ha ripulito e resa più morbida la linea e la personalizzazione Quadrifoglio Verde è discreta. Se volete sottolineare il fatto che siete al volante di una Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde potete scegliere di vestirla in grigio opaco, colore esclusivo della Mito QV.

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VOLANTE DATATO La posizione di guida è un poco alta ma confortevole e sono disponibili sedili sportivi Sabelt con il guscio in fibra di carbonio (+2.500 euro). Datata è l’inclinazione del volante, piuttosto orizzontale, poco efficace nella guida sportiva e poco ergonomico nella guida di tutti i giorni.

SANGUIGNA La Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde è una piccola con carattere. 170 cavalli per 1170 chilogrammi in ordine di marcia non sono pochi e di birra ne ha. Il motore ha carattere sportivo, non ha la coppia elettrica di molti motori sportivi moderni, curve di coppia efficienti, piacevoli nell’uso quotidiano ma meno sanguigne. La Mito QV ha un sano picco di coppia a 2.500 giri, appagante per chi sceglie una Quadrifoglio Verde per soddisfare la sua voglia di smanettare. Il rombo cupo si esalta oltre quota 2.500 all’aumentare della spinta nella schiena.

LISCIA O GASSATA Smanettona ma anche piacevolmente utilizzabile nell’suo quotidiano. Cambiando posizione da Dynamic a Natural del selettore DNA posto sul tunnel centrale la Mito Quadrifoglio Verde smorza un poco gli entusiasmi con una risposta meno pronta e vivace del motore e una curva di coppia identica fino a circa 2.000 giri ma che in Natural plana fino a 230 Nm per rimanere pressoché costante fino a 5.000 giri mentre dopo i 2.000 giri il setup Dynamic tira fuori ancora birra fino ai 250Nm a 2.500 giri, per cadere superati i 4.250 giri. Preferisco tenere il setup Dynamic e dosare con cura il gas per avere una guida fluida e senza sprechi ma più sangue quando ne ho necessità.

TI CI TROVI Un buon compagno del 1.4 MultiAir è il cambio Alfa TCT, vera novità della Mito Quadrifoglio Verde. È piacevole nell’uso automatico, con cambiate morbide e logiche di gestione che seguono bene le intenzioni di chi guida. Ed è un buon compagno quando il gioco si fa duro, con cambiate veloci e precise. Il cambio TCT è un poco più pesante del cambio manuale e, malgrado le cambiate più veloci il vantaggio rispetto alla precedente Mito QV a cambio manuale è di soli 2 decimi. In compenso Alfa Romeo promette e dichiara un miglioramento dei consumi di circa il 10%.

SUV…VIA L’Alfa Mito Quadrifoglio Verde non dà l’impressione di essere accucciata a terra ma sembra sempre un poco alta, non solo nella posizione di guida. Messa alla prova su strada, però, e sulla pista di prova di Balocco l’effetto SUV passa subito con le Alfa Active Suspension che lavorano bene per tenerla diritta e precisa in curva. 


Pubblicato da M.A. Corniche, 28/07/2014
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