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Alfa 147 GTA


Avatar Redazionale , il 17/09/02

21 anni fa -

Era già bella. Ora è pure cattiva. Con quell'appeal lì che può regalare solo un acronimo maiuscolo. Storia di una compatta, che diventa dichiaratamente sportiva. Anzi: GTA. Stirpe che si allarga - non più solo la 156 - e si allargherà. Datele tempo. Atto secondo: 147 GTA.

Spirito Alfa, senza orpelli.

È piaciuta agli amanti del genere la 156, berlina a station wagon: facile immaginare che ne seguirà le orme, la sorella più corta. Basta darle una rapida occhiata per carpirne la potenza, annusare il passato di circuiti e di bandiere a scacchi.

Il club esclusivo del Biscione, tramanda alla 147 le caratteristiche note - prestazioni, "handling", capacità frenante – riassumendole nello slogan di sempre: "Una vittoria al giorno con la macchina di tutti i giorni". Obiettivo di Arese: realizzare un'auto adatta all'uso quotidiano ma che, garantisse comportamento e sensazioni di guida di un'auto destinata ai circuiti.

Come? Modificando tutti i componenti che hanno un impatto sulla dinamica della vettura. Il motore è il V6 di 3200 cc di cilindrata, ventiquattro valvole e 250 cavalli di potenza massima. Ci sono poi una geometria e una taratura delle sospensioni completamente nuove, i sistemi più sofisticati nel campo della sicurezza attiva, cerchi in lega. Risultato: la vettura più potente del segmento.

I cambiamenti stilistici privilegiano l'aspetto funzionale della vettura e rispondono a trasformazioni tecniche del telaio e della meccanica, senza strafare. Solo più larga, più bassa, aggrappata all'asfalto, anche grazie ai cerchi da diciassette pollici con il tradizionale disegno a cinque cerchi.

Il lungo scudetto della calandra è al suo posto, con la punta che si spinge fino a dividere la presa d’aria inferiore di grandi dimensioni. Il cofano nervato, il classico portatarga laterale e il paraurti integrato con alettone inferiore, concludono la vista frontale. Si continua sui lati, con passaruota larghi, minigonne sottoporta e spoilerino che spunta dalla sommità del lunotto. In coda, il paraurti è graffiato dalle bocche d’areazione e il doppio terminale di scarico incattivisce il lato sinistro.

Sospensioni

: quadrilatero alto davanti (è l'unica vettura del segmento che lo adotta) e Mc Pherson evoluto dietro. Sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. Non solo l'ABS, ma anche l'EBD, il ripartitore di frenata tra ruote anteriori e posteriori, l'ASR che limita lo slittamento delle ruote in accelerazione, il nuovo VDC per il controllo della stabilità dinamica in curva e l'MSR che regola la coppia frenante in scalata, oltre al TCS (Traction Control System): attivo solo con velocità inferiori a 40 km/h, il sistema frena automaticamente le ruote motrici in fase di spunto o in caso di violente accelerazioni su strade a scarsa aderenza.
Pubblicato da Ronny Mengo, 17/09/2002
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