Logo MotorBox
Prova

Harley Davidson Sportster '04


Avatar Redazionale , il 07/09/03

20 anni fa -

Una vecchietta del ‘57 che mai come oggi aveva ricevuto tanti aggiornamenti. La Sportster cambia, e cambia in meglio, con un nuovo motore, un nuovo telaio e tante vibrazioni in meno. Quattro modelli con nuovi motori e look moderatamente rivisto. Nessuno stravolgimento, evoluzione in perfetto stile Harley, ma i cambiamenti nella guida sono di quelli che contano. Adesso si gode dello spirito Harley senza soffrire.

COM'È

Provate voi. Provate voi ad avere a che fare con milioni di Harleysti che ogni volta che cambiate una vite vi danno addosso, dicendo "non è più come un tempo", non è più una vera Harley. Provate, e capirete anche perché le modifiche ai modelli in listino a Milwaukee devono essere pensate, ponderate e ripensate ancora. Così che nell'apparentemente immutabile mondo HD le moto sembrano sempre le stesse da tempi immemorabili. Invece cambiano. Un anno la forcella, poi l'iniezione, poi una pinza freno. Piccoli aggiornamenti che anno dopo anno evolvono senza darlo troppo a vedere le moto americane. Ultimamente però in Harley ci stanno dando dentro con le novità.

RINNOVAMENTO IN TRE TAPPE

Prima il motore 1450 Evolution, alimentato ad iniezione (e già qui qualche purista ha storto il naso), poi il colpo al cuore della V-Rod (che però è la Harley più venduta in Europa), adesso tocca alle piccole Sportster. E ad essere interessati sono in tanti. Perché le "piccole" Sportster piacciono davvero a un sacco di gente, e non solo perché sono le più economiche in listino. Con dimensioni compatte e una guida poco impegnativa sono, tra le Harley, senz'altro le più adatte a muoversi nel traffico caotico delle grandi città Europee. E la loro maneggevolezza le rende divertenti anche dove spuntano le curve. Finora pochi aggiornamenti avevano toccato la gamma che ha origine nel 1957.

2004, SI CAMBIA

Il colpo di spugna arriva per il 2004. Ed è un colpo di spugna deciso, perché a detta degli stessi progettisti mai prima d'ora si era assistito ad un tale numero di cambiamenti su un modello esistente. In ogni caso non pensiate che si siano stravolgimenti clamorosi, come tradizione Harley tutto si evolve nulla si distrugge. Così le Sportster del terzo millennio si evolvono nel perfetto rispetto della tradizione, mantenendo immutate le caratteristiche salienti dei modelli che le hanno precedute.

ADESSO È ELASTICO

Gli interventi sono mirati a migliorare senza rivoluzionare. Certo è che una piccola rivoluzione c'è stata comunque. Il V2 è fissato ora elasticamente tramite tamponi in gomma, trasgredendo il tradizionale fissaggio fisso, autore di copiose vibrazioni che fino ad oggi hanno accompagnato i rider di 883 e 1200. Insomma, le good vibration saranno un po' più good e un po' meno vibration.

NUOVA CULLA

E il telaio è completamente nuovo. Un po' perché deve lasciare spazio attorno ai cilindri per assicurare che il motore si muova senza toccare nulla (ecco il perché dello spazio abbondante sopra le teste); un po' perché, essendo montato elasticamente, il motore non concorre più alla rigidità dell'insieme. Quindi la culla di acciaio è stata completamente ridisegnata aumentando tra l'altro la rigidità del 26 %.

FRENI JAP

Altro arrivo eccellente quello delle nuove pinze freno a doppio pistoncino, non più fisse ma flottanti e realizzate dalla Nissin, che vanno a mordere i classici dischi Harley da 292 mm. Dunque, sulla nuova Sporty c'è anche un po'di Giappone...

PIÙ RAZIONALE

Non meno importante il lavoro di razionalizzazione che ha interessato tutta la moto. La batteria è stata ricollocata (non più di fianco a sinistra in posizione posticcia, ma in mezzo, dietro al motore), il serbatoio dell'olio ora è in materiale plastico rivestito di acciaio, e trasmette molto meno calore alla gamba del pilota (chi ha usato la vecchia Sportster almeno una volta si è scottato). Il tappo del serbatoio è "a scomparsa" e non sporge più, mentre i fusibili sono comodamente accessibili dietro la fiancatina di sinistra. Il forcellone adesso lavora su cuscinetti senza manutenzione, mentre prima andava lubrificato ad ogni tagliando. Insomma tante cose che hanno reso più "moderna" la Sportster. E che hanno permesso di raddoppiare l'intervallo tra un tagliando e l'altro da 4000 a 8000 chilometri.

V2 EVOLUTION Il motore è stato totalmente rinnovato (e ribattezzato Evolution) e, guarda caso, dentro c'è un bella dose di Buell. Dopo l'acquisizione della Factory sportiva, in Harley non hanno certo perso tempo per travasare le esperienze positive anche sulle moto "normali". I cilindri hanno una alettatura maggiorata per migliorare il raffreddamento (ricordiamo che i motori HD sono gli unici ad avere il cilindro posteriore e quello anteriore perfettamente allineati), la frizione utilizza molle più tenere per ridurre lo sforzo alla leva (ben il 25 % sulla 883, 8% sulla 1200).

METTI UN BUELL NEL MOTORE

Il 1200 è davvero cambiato parecchio: ci sono le teste della XB12, pistoni con raffreddamento tramite Oil Jet, bielle alleggerite, e nuove molle valvole. Il rapporto di compressione s'innalza fino a 10:1. Questi interventi hanno permesso di spostare la zona rossa da 5.500 a 6.000 giri, ma soprattutto di abbassare la temperatura nella camera di combustione evitando surriscaldamenti indesiderati. E sale anche la potenza, che arriva a 70 cavalli.

ESTETICA PULITA

Lo scarico perde il crossover tra i due collettori lasciando pulita la parte destra della moto. In realtà il tubo compensatore si è spostato in zona ben più nascosta, dietro gli scarichi. Il tutto è gestito da un nuovo pneumatico di sezione 150, che fa ben più scena del 130 precedente. Ma quanto a look sono tanti i piccoli particolari che fanno la differenza. Come la nuova puleggia di trasmissione, il carter ridisegnato, il nuovo filtro aria.

DUE SERBATOI

E il serbatoio? Per riallacciarci al discorso fatto in apertura, quando i progettisti Harley hanno chiesto al popolo degli Sportsteristi se gradivano un serbatoio con più capacità la risposta è stata, naturalmente, no. Così il nuovo serbatoio da 17 litri si piazza solo sulla custom, mentre lo storico Peanut da 12,9 litri resta sulle roadster. Sono intercambiabili per cui a voi la scelta se visitare il benzinaio più o meno spesso.
Quattro i modelli disponibili: 883 (9110 €), 883 Custom (9890 €), 1200 Roadster e 1200 Custom entrambe a 11.650 euro.
COME VA Un'altra vita. Soprattutto quella della 1.200, che più della 883 ha beneficiato degli interventi al motore. La prima cosa che si nota è la posizione di guida leggermente cambiata. La 1200 Roadster ha il manubrio dell'attuale 883 R e le pedane sono state riposizionate per dare maggiore abitabilità anche a chi è di gamba lunga.

PICCOLI SPOSTAMENTI

Così in sella si sta un po' più comodi che in precedenza, anche se la sella resta dura nell'imbottitura. L'altra piacevole sorpresa sono le manopole che hanno ridotto il loro diametro, cosa apprezzabile per le ragazze o chi come chi scrive non ha le mani da gigante. Peccato che la grossa leva del freno resti ancora lontana e non regolabile nella distanza. Un occhio maggiore all'ergonomia, dunque, che ritroviamo anche sulla custom che ha manubrio e pedane più vicine alla sella, sempre per favorire i meno alti.

CAVALLI DOLCI

Il motore 1.200 è davvero una bella sorpresa. Eroga i suoi 70 cavalli in modo molto "smooth", dolce. La potenza c'è da subito come tradizione HD, e già da 1.200 giri si ha una bella spinta che prosegue fino a poco oltre i 4.000 giri andando via via scemando man mano che la lancetta sale. Lo spostamento della zona rossa su una Harley lascia il tempo che trova. Tanto poi si finisce sempre per cambiare ben prima di quel limite, perché il piacere di usare questo motore è tutto prima.

VIA DI COPPIA

E, infatti, anche sulle nuove Sportster si utilizzano solo i primi 4.000 giri, range in cui si gode del pulsare del motore e dove l'incremento di potenza adesso offre anche una bella spinta, al punto che anche in salita si possono tenere ritmi tutt'altro che disprezzabili. Il vero piacere è potersi finalmente gustare l'erogazione corposa del V2 americano senza per questo dover soffrire "gratuitamente" per le vibrazioni.

ELASTICO, CHE PIACERE Il montaggio elastico è un vero toccasana, non ha eliminato i colpi di pistone tipici di questo motore, che quindi continuano a farsi sentire, ma ha annullato le vibrazioni fastidiose, quelle che ti fanno chiudere il gas quando viaggi in autostrada, che ti fanno venire il prurito dopo pochi chilometri. Adesso le Sportser si guidano sul velluto, redendendo al biker la vita decisamente più comoda e concedendosi a lunghe galoppate senza stress. Insomma al raduno di turno arriverete con una bella dose di stanchezza in meno.

PIU' GIRI Il miglioramento è ancor più avvertibile sulla 883, il cui motore "gira di più" e che quindi è anche quella che resta per più tempo ai regimi critici. Il 1200, invece è già uno di quei motori che permette di guidare solo di gas. Una volta messa la quinta si va via di coppia che è un piacere, gustandosi il pacioso galoppare del V2 HD.

CINQUE MARCE DI MORBIDEZZA

I miglioramenti apportati al cambio sono evidenti soprattutto quanto a morbidezza. Le marce entrano più agevolmente e con meno sforzo che in precedenza e la frizione della 883 è una vera sorpresa, mai così morbida su una HD. Agili lo sono sempre state le Sportster e adesso la guida è molto migliorata, è bastato fare un giro con il modello 2003 (bravi in HD a farci provare i modelli attuali così da farci notare in modo lampante i miglioramenti) per capire quali passi avanti siano stati fatti.

POCA LUCE

Il nuovo telaio lavora decisamente meglio, la Sportster adesso ha una guida attuale. È agile e gradevole da usare anche sui tornanti di montagna ed è anche piacevolmente precisa, almeno fintanto che non emergono i limiti della luce a terra (angolo di inclinazione dichiarato 32°), a destra causa scarico, a sinistra (più pericoloso) causa supporto cavalletto. Un particolare questo che probabilmente verrà modificato leggermente (aumentando così di qualche grado il limite di piega a sinistra) proprio su suggerimento dei tester italiani che ovviamente non hanno perso occasione per grattugiare tutto sull'asfalto, anche perché adesso la Sporty invoglia a "guidare" di più.

TEMPI MODERNI

Altra vita anche per i freni: poco sforzo, tanta efficacia. Le nuove pinze hanno portato la verve che è sempre mancata agli impianti americani rendendo la Sportster più moderna anche da questo punto di vista. Badate a non fraintendere il termine "moderna". In questo caso non è sinonimo di sminuita personalità. Quella, alle Sportster non mancherà mai. Sono e restano moto "pure", senza fronzoli e con quel fascino un po' demodè che solo le Harley sanno emanare e che quando ti prende non te ne liberi più. Il fatto che funzionino globalmente meglio depone solo a loro favore, e il bel lavoro svolto dagli ingegneri di Milwaukee permette di avvicinare queste moto a chi, magari affascinato, le aveva scartate per motivi di comfort. Adesso non avete più scuse.
Pubblicato da Stefano Cordara, 07/09/2003
Gallery
Vedi anche