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Toyota Sportivo Coupé: per chi avrà 30 anni nel 2020


Avatar Redazionale , il 26/03/04

20 anni fa -

Cosa vorranno gli automobilisti di domani? Bella domanda. Ma perché chiederlo a quelli di oggi? La Toyota guarda avanti e per sviluppare la coupé di domani sfrutta la consulenza dei teenager. Anticipando i gusti dei futuri acquirenti. Ecco che cosa guideremo tra quindici anni.

ACROBATI L’idea della divisione australiana Toyota è di quelle da incidere sui libri di marketing, benché non del tutto inedita. «Vediamo cosa vuole da un’auto chi poi la comprerà tra deici anni» si sono detti gli uomini della direzione commerciale. In un mercato ipersaturo che richiede acrobazie da circo russo, il segreto potrebbe essere giocare d’anticipo. Afferrare le preferenze prima che si manifestino.

YOUNG DESIGN Il risultato è sotto i vostri occhi: la Sportivo Coupé, disegnata in meno di trenta settimane da un team guidato dal ventinovenne Nick Hogios con la consulenza di ragazzi dai 14 ai 18 anni. Mamma e papà possono tranquillizzarsi: se le forme sono racing – Fast and Furious è sempre un cult movie – e la meccanica anche, i giovani hanno mostrato uno spiccato senso per l’autodisciplina.

TARGA ELETTRONICA  O almeno così vuole far credere la Toyota, che propone una targa fatta di pixel per identificare l’automobilista realmente alla guida. L'auto si apre con una chiave individuale su cui è memorizzato il numero della patente, ripetuto all’esterno da visori digitali: eventuali multe vengono addebitate a chi guida davvero, non al proprietario. I teenager sono diventati prudenti, o hanno paura di prestare la macchina agli amici?

BRAVI RAGAZZI Non solo si auto-controllano con le multe personali, ma per essere proprio sicuri di conservare tutti i punti della patente si auto-limitano nella velocità. La Sportivo dialoga con i segnali stradali e capisce da sola qual è il limite da rispettare (accidenti che fortuna, soprattutto con le bizzarrie delle strade italiane). A quel punto, restando in tema di display riconfigurabili, la strumentazione cambia fondoscala e il numerino finale coincide esattamente con la velocità massima consentita. Per maggiore chiarezza il limite è sempre posto ad ore dodici sul quadrante.

TAKE-AWAY Sulla plancia la tecnologia è un fiume in piena: non c'è solo il telefonino (moderna coperta di Linus) che per l’occasione riceve SMS su traffico, meteo e addirittura parcheggi liberi; al posto della console centrale campeggia anche uno schermo che sembra scardinato da un portatile. Non a caso dopo averlo utilizzato per le regolazioni della vettura i passeggeri possono bellamente sganciarlo, metterlo sottobraccio e portarlo a casa o in ufficio. Anche per chi siede dietro non manca un altro pezzo di notebook.

PLUG-IN Tutti i cristalli liquidi spalmati nell'abitacolo servono poi per il sistema car-entertainment. Ma il travaso di byte si può fare anche al contrario: sull’home computer avete tutta la musica che vi piace, i film appena scaricati, un videogioco. C’è una presa che consente di “pluggare” la coupé nell’hard-disk per scaricare direttamente quello che interessa. E visto che c’erano, gli ingegneri hanno pensato che con lo stesso sistema si può facilitare la diagnosi dei guasti.

EASY CAR I diciottenni del resto vogliono auto affidabili e di semplice manutenzione. Non si può non essere d’accordo: è finito il tempo di correre dietro a cinghie e batteria, oggi il cofano è fisso e si accede solo ai bocchettoni di acqua e olio. Ci aveva già provato la Fiat con il prototipo Ecobasic nel 2000, c’è riuscita l’Audi con la A2. La Sportivo non è che una conferma.

ROLLING-STONE Alla fine, colpo di scena: sotto quelle facce pulite i giovani nascondevano un animo da rocker. La coupé è basata sulla Camry, berlinona USA da oltre quattro metri e 80, ripropone il 2.4 da 152 cavalli e con il turbo lo porta a 245 puledri. Da far scalpitare in circuiti chiusi, s’intende, per non far arrabbiare il tachimetro.

IVECO Insomma, sembravano bravi scolaretti, forse un po’ troppo malati di tecnologia, e invece questi teenager hanno un carattere da spaventare un gruppo di harleysti in raduno. Recuperano qualche voto in condotta solo con la trasmissione, derivata dalla RAV4 e quindi integrale per maggior sicurezza. E l’indole da dieci in geometria ritorna nelle portiere (incernierate in alto) con vetratura estesa, per valutare a colpo d’occhio gli ingombri. Forse però adesso esagerano: la Sportivo non è mica un Iveco…


Pubblicato da Silvio jr. Suppa, 26/03/2004
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